Menù vegano alla mensa del Consiglio Regionale della Toscana

Categoria : Società

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La mensa del Consiglio Regionale della Toscana adotta la filiera corta, il biologico, l’acqua naturizzata con eliminazione delle bottigliette di plastica, la possibilità di menu vegano e per celiaci “Il nuovo capitolato di appalto per la gestione della mensa del Consiglio Regionale contiene importanti novità che vanno nella direzione della maggior attenzione all’ambiente, al sistema produttivo locale, e al rispetto di condizioni come quella dei celiaci o di scelte etiche verso gli animali come quelle vegetariana e vegana” – ad annunciarlo i due responsabili del servizio mensa per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, i Segretari Questori Mauro Romanelli e Gian Luca Lazzeri .

“Innanzitutto verranno eliminate le bottigliette di plastica, che erano davvero un brutto spettacolo da vedersi nel Consiglio Regionale della Toscana – commentano Romanelli e Lazzeri – : dovrà essere installata, a carico dell’aggiudicatario, apposita strumentazione per l’erogazione di acqua naturizzata a norma di legge, naturale e frizzante. Caraffe e bicchieri saranno in vetro. Tassativamente vietata la plastica”

“Nei punteggi per l’aggiudicazione dell’appalto, massimo punteggio sarà dato ai prodotti toscani e biologici”

“In ogni caso, delle tre varietà di primi e secondi che saranno fornite quotidianamente, almeno uno dovrà essere biologico e un primo vegetariano, come biologica sarà anche la frutta e il contorno”

“Il gestore dovrà anche fornire un certo numero di menu vegani (senza alcun uso di derivati animali) e per celiaci, previa indagine conoscitiva da svolgersi tramite un semplice questionario da distribuire ai dipendenti all’indomani dell’aggiudicazione del servizio. Per gli ospiti occasionali della mensa del Consiglio, sarà egualmente possibile richiedere menu vegan o per celiaci, avvertendo però il giorno prima” .

“In particolare la possibilità di una scelta come quella vegan è davvero un passo avanti , pionieristico a livello italiano. Sentendo la Lav nazionale, che in questi ultimi anni ha condotto una campagna sul tema (“Cambiamenu”), le mense pubbliche con opzione vegetariana “di fatto” sono moltissime, viceversa non sembrano esserci casi di mense in cui l’opzione addirittura vegana è riconosciuta e codificata esplicitamente come diritto. Eppure chi mangia vegan, oltre che rispettare gi animali, fa un favore anche all’ambiente e quindi agli esseri umani: si calcola che i vegani abbiano un impatto energetico ed ambientale otto volte inferiore a chi mangia carne (studio dell’associazione di consumatori tedesca Foodwatch)” – conclude Romanelli
La nuova mensa dovrebbe essere operativa, se le procedure d’appalto andranno senza intoppi, dal primo di Settembre.
Fino ad oggi il servizio mensa del Consiglio Regionale ha erogato quasi trecento pasti di cui quasi duecento pasti completi, come media giornaliera.

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