Carni infette in macelleria

Categoria : Mucca Pazza & Co.

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Ci sono anche tre veterinari delle Asl di Salerno nell’operazione dei Nas che ha portato alla scoperta di un mercato parallelo di carni infette nel Salernitano.
Uno di essi è stato arrestato, gli altri due sono sospesi dalla professione.
Le carni, infette o prive di documentazione sanitaria, sfuggivano alla catena ufficiale della commercializzazione e venivano vendute tramite alcune macellerie compiacenti.
L’operazione Meat Guarantor II, coordinata dal pm Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore, ha portato all’ arresto di 12 persone e segue quella del novembre
scorso.
Tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite dai militari all’alba di ieri, hanno raggiunto tre allevatori del Salernitano, tra i quali un padre e figlio pregiudicati.
Nove ordinanze d’arresti domiciliari hanno raggiunto altrettanti titolari di azienda agricole e zootecniche, commercianti di di bestiame (anche pregiudicati), Francesco
Rispoli, 51 anni , di Cava de Tirreni (Sa), medico veterinario in servizio all’Asl Sa3, pregiudicato. Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, di dimora e interdizione
dalla professione medico veterinaria per due veterinari: Giuseppe Veneziano, 45 anni, di Nocera Inferiore, e Pasquale Apicella, 48, di Cava dei Tirreni, in servizio all’Asl
Sa1. Le indagini del Nas di Salerno scattarono nell’agosto 2000 da un’autofatturazione falsa.
L’organizzazione criminale acquistava per pochi spiccioli (un bovino veniva valutato 70 mila vecchie lire) bovini, suini e ovino-caprini affetti da varie patologie oppure privi
di documentazione sanitaria. Con la compiacenza dei veterinari veniva attestata falsamente la salubrità delle carni di animali in realtà affetti da malattia vescicolare suina
per consentirne la commercializzazione. Agli animali infetti venivano spesso somministrati cocktail di medicinali (anabolizzanti, antibiotici e cortisonici). Inoltre, venivano
sostituite le documentazioni e le marche effettuando un vero e proprio riciclaggio del bestiame che, dopo la macellazione, finiva sui banchi di macellerie compiacenti, tre
delle quali individuate e sequestrate a Sarno, Pagani e San Valentino Torio.
Sono stati sequestrati anche sette allevamenti, con 800 tra bovini e suini. La maggior parte degli animali è stata abbattuta. 2000 le dosi di anabolizzanti, antibiotici e
ormoni del tipo gonotropina sierica: gli arrestati dovranno rispondere d’associazione per delinquere, ricettazione, riciclaggio, commercio di sostanze alimentari nocive,
frode in commercio, falsità ideologica e materiale, diffusione di malattie infettive, abuso d’ufficio e falsità ideologica da parte di pubblico ufficiale.
Per il ministro alle Politiche agricole Gianni Alemanno «l’operazione dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni conferma che in Italia la macchina dei controlli funziona e
dà ottimi risultati, ma non dobbiamo per questo abbassare la guardia» e l’obiettivo del governo è di creare, attraverso l’istituzione di un’Agenzia nazionale per la sicurezza
alimentare, un sistema di controlli integrato basato su una migliore sinergia tra le diverse istituzioni a livello nazionale e territoriale.

[da Il Piccolo del 21 gennaio 2003]

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