Gli ortaggi proteggono gli occhi

Categoria : Salute e benessere

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Spinaci, radicchi, cavoli, broccoli, bietole e peperoni per salvaguardare gli occhi dalle cataratte. Non è solo un luogo comune: una dieta ricca di luteina e zeaxantina, composti carotenoidi contenuti negli ortaggi gialli o in quelli a foglia verde scura, riduce effettivamente il rischio di sviluppare cataratte.E la vitamina E non è da meno. A dimostrarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori del Brigham & Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School di Boston, che hanno preso in esame l’alimentazione di oltre 35.500 donne che lavoravano in ambito sanitario e che per 10 anni, a partire dal ’93, avevano preso parte a un’ampia indagine sulla salute femminile. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Archives of Ophthalmology. Il confronto della dieta seguita dalle 2.031 che in questo periodo hanno sviluppato le cataratte, con quella delle altre, i cui occhi sono rimasti indenni, ha messo infatti in luce come le donne che consumavano le maggiori quantità di zeaxantina e luteina siano state meno colpite. Per loro, infatti, le probabilità di andare incontro a cataratta sono risultate del 18 per cento inferiori rispetto a quelle che ne consumavano le quantità minori. Anche la vitamina E appare protettiva nei confronti delle cataratte: nelle donne che introducevano di più, sia con la dieta che con supplementi, le probabilità di ammalarsi si sono ridotte del 14 per cento. Indipendentemente dall’età, dalle condizioni di salute, e da fattori ambientali come l’abitudine al fumo.
EFFETTO ANTIOSSIDANTE – Molti studi avevano già dimostrato gli effetti positivi della vitamina E e di altre vitamine ossidanti in questo senso, ma sui reali benefici di luteina e zeaxantina si avevano finora pochi dati certi. I due composti, ad azione antiossidante, appartengono alla famiglia dei carotenoidi, sono cioè pigmenti gialli presenti dei vegetali da cui deriva la vitamina A: sono gli unici che si trovano nel cristallino, e sembra possano proteggerlo filtrando la luce blu pericolosa per le sue strutture. Sulla base di questi risultati, si potrebbe cominciare a considerare l’impiego di supplementi di luteina e zeaxantina, soprattutto per gli anziani, le persone maggiormente a rischio, che potrebbero non introdurne abbastanza con le verdure nella dieta. Le due sostanze sono presenti in cavoli, rape verdi, spinaci, radicchi, lattuga, broccoli, zucchini, piselli, peperoni, carote, zucca e anche nelle uova e nel mais.

[da corriere.it]

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