Longevità e dieta

Categoria : Nutrizione

Risposte : Nessun commento

La longevità è aumentata nell’ultimo secolo, nell’ antica Roma o nel 1700 la durata media della vita dell’uomo era di 30 anni, attualmente è di 75 anni.
E’ possibile prolungarla ulteriormente? Le più recenti ricerche ci confermano questa ipotesi ; il mezzo più ovvio è quello di una dieta ricca di antiossidanti, che blocchi i radicali liberi, causa prima, oggi accertata dell’ invecchiamento. Questa dieta è quella,
praticata da tutti i mammiferi, ed è uguale a quella dell’uomo del paleolitico. I mammiferi si difendono dai radicali liberi e dal cancro in vario modo: in primo luogo ogni giorno ingeriscono grandi quantità di bioflavonoidi e di vitamine, in secondo luogo sintetizzano
sistemi antiossidanti, cioè superossido dismutasi, catalasi, glutationoper ossidasi come l’ uomo, ma soprattutto sintetizzano una quantità impressionante di vitamina C, secondo CHATTERJEEE (10), 10 gr al giorno ogni 70 kg di peso (Un elefante di 6 tonnellate sintetizza circo 800 gr di vitamina C al giorno, oltre quella che ingerisce).
L’ uomo e i primati hanno perduto nei millenni l’enzima, che trasforma il glucosio in vitamina C e devono introdurla con gli alimenti.
Lo stress ossidativo indica il danno provocato da sostanze reattive dell’ossigeno (ROS) o radicali liberi. Questo danno è proporzionale al tasso dei radicali liberi e inversamente proporzionale al tasso degliantiossidan ti. L’ ossigeno è letale per gli anaerobi, l’eccesso di ossigeno è letale anche pergli esseri aerobi, però gli aerobi al contrario degli anaerobi hanno sviluppato dei sistemi per difendersi dall’eccesso di ossigeno.
Questi sistemi difensivi sono

1) la SOD o superossidodismutasi, che trasforma l’O2 in acqua ossigenata H2O2, accelerando di diecimila volte questa reazione ,
2) la CATALASl, e la GLUTATIONOPEROSSIDASI , che trasformano l’acqua ossigenata in acqua ( H2O ) disattivandola,
3) una alimentazione ricca di antiossidanti.

Orbene si è visto che la durata della vita nelle varie specie animali è proporzionale al tasso di superossidodismutasi, più aumenta il tasso di SOD, più si allunga la durata della vita della specie (2).
Nei moscerini della frutta si è riusciti a determinare un incremento notevole della durata della vita, incrementando geneticamente la produzione di catalasi e di superossidodismutasi. I radicali liberi sono delle molecole con un elettrone spaiato, con emivita brevissima, che vengono creati sia nel normale metabolismo, sia con stimoli tossici diversi.
I radicali liberi provocano danni a diversi livelli:
1) danneggiano le membrane cellulari inducendo modificazioni degli acidi grassi
polinsaturi e del colesterolo,
2 ) sul DNA provocano rimozione dell’ avvolgimento del dna dai siti di membrana e danno ai geni regolatori,
3) sulle proteine di membrana, provocano profonde modificazioni, coinvolgendo il numero e la struttura dei recettori e dei canali ionici.

Esistono diverse fonti di radicali liberi, alcuni di essi provengono da fonti interne, come prodotti di normali reazioni, esempio la produzione di energia nelle cellule, altri si formano durante le reazioni di disintossicazione, che avvengono nel fegato a livello del
citocromo P-450, altri si formano durante l’ischemia.
Secondo Demopoulos il 3% dell’ ossigeno consumato in un organismo è convertito in radicali liberi ( esattamente in O2 o anione superossido)(8).

Esistono anche fonti esterne di radicali liberi come batteri, funghi, virus, radiazioni, benzene, pesticidi, fumo, sostanze tossiche di vario tipo. Ad esempio durante qualsiasi infezione una quantità elevatissima di radicali liberi ( l’ ossidrile OH ) , viene creata dai
globuli bianchi per aggredire e distruggere virus e batteri (9). Più è basso il livello dei radicali liberi ed elevato il tasso di antiossidanti più si ritarda l’invecchiamento (aging).

Le principali malattie legate ai radicali liberi sono:

Infarto
Mal. di Alzheimer
Diabete
Mal.diParkinson
Mal. Autoimmuni
Artritereumatoide
Arteriosclerosi
Ipertensione
Cancro
Mal. Cardiovascolari
Cataratta
Distrofia muscolare
Lesioni da riperfusione
Pancreatiti
Sclerosi multipla

Ad esempio KOK e allievi hanno trovato nelle unghie degli infartuati un basso tasso di selenio, rispetto ai soggetti sani, il selenio come cofattore della glutationo per ossidasi, svolge una importante azione antiossidante. (5)
Attualmente si pensa che la mancanza di antiossidanti e specie di selenio sia decisiva nello sviluppo della coronarosclerosi. (7)
Il livello dello stress ossidativo dipende dal rapporto tra il danno cellulare provocato dai radicali liberi e l’incessante riparazione da parte degli antiossidanti. Oggi sono stati scoperti alcuni sistemi per valutare l’entità dei radicali liberi e per controllare l’ efficacia
della terapia con antiossidanti.
Negli USA e anche in Italia, alcuni istituti dosano i radicali liberi, e sono stati anche individuati dei markers urinari dello stress ossidativo.
L’Università della Pensilvania ha difatti isolato nell’ urina, (pubblicazione del 31 marzo 2000 National Academy of Sciences) una sostanza chiamata isoprostaneF2alpha-I, derivato dalla prostaglandina, che è un marker molto sensibile dei radicali liberi. Questa
sostanza aumenta nettamente nell’ urina dei fumatori. I dati ottenuti confermano l’efficacia della terapia con antiossidanti. Le statistiche più recenti ci dicono che l’ invecchiamento è un fenomeno che può essere ritardato.
I fattori che influenzano l’invecchiamento sono: 1) la restrizione calorica 2) l’esercizio fisico, 3) il fumo. Mentre la restrizione calorica e l’ esercizio fisico prolungano la vita, il fumo la accorcia. L’esercizio fisico aerobico ( equivalente ad almeno 16 km la
settimana di jogging), è capace di ridurre il peso corporeo e di modificare in senso positivo i valori dislipidemici, senza ricorrere a farmaci. (1)
La restrizione calorica con un ridotto apporto calorico provoca una ridotta formazione di radicali liberi. Negli animali da laboratorio la restrizizione calorica favorisce la longevità, in quanto è correlata ad una contrazione della produzione di O2 (anione superossido ), di H2O2( perossido di idrogeno) e del loro prodotto terminale OH (radicale ossidrile ), il radicale libero più pericoloso. Più aumenta l’ indice di massa corporea (body mass ), più aumenta il tasso di radicali liberi (9).
Il prof. Weindruch dell’ Università di Los Angeles ha studiato gli effetti della restrizione calorica nei topi, messi ad una dieta del 50% delle calorie occorrenti, la durata della loro vita è aumentata da 32 a 45 mesi, e il massimo della longevità è stato di 53 mesi al
posto di 40 mesi (3).
L’ incidenza dei tumori è diminuita da un 78% dei topi a dieta normale al 38% dei topi messi a restrizione calorica. Esistono anche studi su primati non umani con una restrizione calorica del 30%. (4)
Gli antiossidanti, che agiscono cedendo elettroni e così bloccano i radicali liberi, possono essere suddivisi in alcune classi :

1) sistemi antiossidanti interni come la SUPEROSSIDODISMUTASI, LE CATALASI, LA GLUTATIONO PEROSSIDASI ( questi sistemi possono essere stimolati in caso di necessità ).
2) Antiossidanti interni, tipo acido urico, bilirubina, albumina ( non aumentano sotto stimolo )
3) antiossidanti tipo vitamine E -C- A , che si possono assumere solo con l’ alimentazione.
4)antiossidanti di natura mista endogeno- alimentare tipo coenzima q10 e acidi 3 omega
5) antiossidanti carotenoidi( più di 600), che si possono assumere solo con la alimentazione,
6)antiossidanti tipo flavonoidi (più di 5000), che si possono assumere solo con l’alimentazione.

IN DEFINITIVA DAGLI STUDI ATTUALI PER AUMENTARE LA LONGEVITA’ E IL BENESSERE NELL’ ETA’ AVANZATA , EMERGE UN CHIARO MESSAGGIO: MOLTO ESERCIZIO FISICO CONTINUATO , DIETA A BASSO CONTENUTO CALORICO, RICCA DI ANTIOSSIDANTI, CON AUMENTO MASSIMALE DI FRUTTA E VERDURA CRUDA E FRESCA, APPORTO ADEGUATO DI VITAMINE ANTIOSSIDANTI (E + C + A ) (6), APPORTO ADEGUATO DI ALCUNI MINERALI SPECIE SELENIO, MANGANESE, ZINCO, MAGNESIO, POTASSIO, TUTTI FAVORENTI UNA AZIONE ANTI -RADICALI LIBERI.

BIBLIOGRAFIA:
1) Stefanick e coll. Effects of diet and exercise.N.ENG.J Med1998,339:12-20
2) Mehta e col. Free radicals,journal of myocardial ischemia, 5(8):31,1993
3) Weindruch e col.Oxidative stress, caloric restriction and aging.Scientific American 1, 46-52
4)Weindruch e col.the ritardationof aging in mice.J.Nut.116,641-654
5)KOK E COLL(JAMA261:1161, 1989)
6)KARDINAAL e coll.journal of myocardial ischemia 4:64,1992
7)Lancet II(1982 ) -Clin. Chem. 30: 1171(1984 )
8)Demopulos. Progress in nutrition 2 3 2000 pag 6
9) Cornelli. U.e coll.Progress in nutrition
10)Chatterjee ecoll. Annals of the New York Academyof sciences 258:24-4

[da dietaweb.it]

Aggiungi il tuo commento