La dieta per la prevenzione del cancro

Categoria : Salute e benessere

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(interessante, anche se con riferimenti non totalmente vegetariani e animalisti)

Oggi il cancro è una malattia in rapido sviluppo in tutto il mondo, ad esempio negli Stati Uniti esistono più di un milione e duecento mila casi di cancri ogni anno, più di 560 mila vite perdute in un anno, più di 110 miliardi di dollari spesi nella cura del cancro. In aggiunta il cancro continua a diffondersi ed ogni morte su quattro è causata dai tumori. L’organizzazione mondiale della sanità calcola in dieci milioni i morti per il cancro nel mondo e valuta nei prossimi 20 anni 1.470 mila i
nuovi casi di cancro per anno.
Dagli gli studi effettuati viene un importante messaggio: il cancro può essere prevenuto, modificando le nostre abitudini alimentari. L’ossigeno è un amico pericoloso, una schiacciante evidenza indica che l’ eccesso di ossigeno può danneggiare le cellule e i tessuti. Gli stessi radicali liberi che sono prodotti sotto stress, sono prodotti anche durante il normale metabolismo, e sono coinvolti nello stato di malattia e di salute. Virtualmente tutte le malattie coinvolgono i radicali liberi.
In molti casi i radicali liberi sono secondari alla malattia, in altri casi sono la causa stessa della malattia. Nello stato di salute e di malattia c’è un delicato equilibrio tra ossidanti e antiossidanti.
Questo equilibrio è essenziale per la salute. Oggi si pensa che i radicali liberi aggrediscano il DNA e i cromosomi, diventando una causa di cancro, e che gli antiossidanti li blocchino. Per esempio una pianta il Ginkgo biloba contiene un antiossidante chiamato EGB 761, che è un flavone glucoside, si è visto che questo antiossidante può inibire il cancro della vescica e inibire la sintesi del Dna. Un’ altra sostanza usata nella prevenzione e terapia del cancro è il coenzima Q 10., in alcuni casi di cancro della mammella è stato usato negli Stati Uniti con dosaggio di 300 mgr al giorno con risultati spettacolosi.

protocollo dell’ Anica (ADIUVANT NUTRITIONAL INTERVENTION IN CANCER ) Reavley New Enciclopedia 1998 pagina 358 – editore Evans company New York.

Diamo le linee guida per la prevenzione dei tumori, consigliate dagli studi più recenti:

1.scegli una dieta vegetariana, ricca di grande varietà di frutta, verdure, legumi, riduci al massimo i cibi raffinati, e cotti, poveri di fibre.
2.se svolgi attività sedentaria, cammina un’ora al giorno e fai attività fisica pesante un’ora la settimana
3.mangia un minimo di 800 gr di frutta o cinque porzioni al giorno per tutto l’anno
4.Mangia da 600 o 800 gr al giorno tra legumi, cereali non raffinati, patate, verdure varie. Evita lo zucchero raffinato.
5.sono sconsigliati gli alcolici, al massimo due drinks per l’uomo e uno per la donna al giorno
6.se non puoi evitare la carne rossa, non superare gli ottanta gr al giorno. E’ preferibile scegliere pesce o pollame o carne non di allevamento, sempre in piccole quantità.
7.limita il più possibile i cibi grassi, specie se di origine animale, sorgente di radicali liberi ; usa piccole quantità di oli vegetali. Evita in modo accurato i grassi idrogenati, ( leggi attentamente le etichette delle varie confezioni e elimina quei cibi contenenti grassi idrogenati). Per idrogenazione si intende il processo per cui i doppi legami dei grassi insaturi, vengono saturati con idrogeno, in presenza di un catalizzatore (allumino o nickel), per renderli più stabili e rigidi. I grassi idrogenati sono molto pericolosi: aumentano il rischio di dislipidemia, di cancro della mammella, di diabete di tipo 2. Il principale grasso di questa categoria è l’ acido elaidico, che possiede 18 atomi di carbonio, e un doppio legame in posizione 9. Itrans-acidi grassi si formano per idrogenazione dell’ acido linoleico e si trovano in vari tipi di margarine e grassi per pasticceria.
8.limita il più possibile i cibi salati e l’ uso del sale a tavola e per la cottura dei cibi.
9.evita i cibi molto conservati e possibilmente inquinati con microtossine e conservati con nitriti.
10.consuma solo occasionalmente carne o pesce alla griglia e in piccole quantità
11.non fumare o masticare tabacco

Per concludere

1.scegliere una ricca dieta vegetariana
2.mangiare a volontà frutta e verdura, possibilmente cruda
3.mantenere il peso forma e fare una vita attiva, evitare i cibi grassi e salati
4.conservare i cibi con accuratezza
5.non fumare, evitare il tabacco in tutte le sue forme.
6.Evitare i grassi idrogenati e ridurre i grassi saturi.

Mortalità per cancro per 1.000.000 persone secondo il peso =

25% di peso in più =143
15% di peso in più =138
5% di peso in più =121
peso normale =111
15 %di peso in meno =114
50% di peso in meno = 95

(trattato di dietetica di Wohl e Goodhart)

Una marcata restrizione calorica inibisce la formazione di tutti i tumori negli animali di esperimento, probabilmente per la riduzione dei radicali liberi, data dalla minore introduzione calorica. Le leucoplachie sono lesioni precancerose, che compaiono nella bocca, dovute al fumo. Esse scompaiono completamente coll’ uso di vitamina A. In venti pazienti trattati con 300000 UI al giorno di vitamina A, 15 guarirono completamente, 5 ebbero un miglioramento.
Recenti ricerche hanno documentato che nella frutta e verdura crude e fresche esistono numerose sostanze ad azione antiossidante per esempio i bioflavonoidi; molti di questi sono in grado di bloccare i fattori carcinogenetici e i radicali liberi.
Studiosi tedeschi hanno osservato che i giapponesi che mangiano molta soia hanno nel sangue molta genisteina, fino a trenta volte i controlli, e hanno una frequenza di tumori molto inferiore.
Nella soia sono contenute delle sostanze, chiamate isoflavoni, esse sono estrogeni vegetali, che bloccano i recettori per gli estrogeni umani, proteggendo dal cancro della mammella., oggi si consiglia un dosaggio giornaliero di 50mgr al giorno di isoflavoni per ridurre il rischio di cancro mammario. Le fonti di ispflavoni sono : il latte di soia, il tofu, i semi di soia, e la polvere di soia. Una sostanza a forte azione antiossidante è la melatonina ; la melatonina è un ormone secreto nella ghiandola pineale, la produzione di melatonina diminuisce con l’ invecchiamento. Oltre l’ azione sul sonno la melatonina esplica una forte azione antiossidante, pari a due volte quella della vitamina E e cinque volte quella del glutatione. per questa azione è stata usata nella terapia del cancro.
In una altra ricerca è stato osservato che animali di laboratorio, nutriti con una dieta ricca di vegetali della famiglia delle crocifere (cavoli, broccoli, cavolini di Bruxelles,) hanno un 90% di riduzione dei tumori, quando esposti all ‘azione dell’aflatoxina, un potente agente carcinogenetico.
Altri studi hanno osservato una riduzione del 35% dei tumori della prostata in individui che praticano una alimentazione ricca di licopene, un carotenoide, contenuto nei pomodori (da mangiare fino a 10 volte la settimana).
Ricercatori (Winick) hanno dimostrato che meno fibre un individuo mangia, tanto più aumenta il rischio di cancro. Le fibre accelerano il transito intestinale e impediscono alle sostanze mutagene di venire a contatto prolungato con le mucose intestinali. I grassi facilmente ossidabili, aumentano i carcinogeni, tanto più prolungato è il contatto con le mucose intestinali per mancanza di fibre, tanto più aumenta il rischio di cancro.
L’intestino umano ha molte difficoltà a contenere i processi putrefattivi che i cibi di origine animale incrementano, essendo essi ricchi di batteri della putrefazione, di alto contenuto in grassi, poveri di fibre. e di bioflavonoidi.
L’intestino umano è pieno di circonvoluzioni e necessita di alimenti ricchi di fibre per far progredire rapidamente il materiale fecale.
Diversamente l’intestino dei carnivori è fatto di tubi diritti, molto corti e non necessita di fibre.
Il consiglio più evidente è ridurre i prodotti animali e aumentare la frutta e la verdura cruda e i cibi di origine vegetale.
Un altro elemento in grado di fermare il cancro è il selenio; in Cina ed in Nuova Zelanda in certe zone il suolo è povero di selenio, questo comporta un gran numero di tumori in questi territori. La carenza associata di selenio e vitamina E provoca nel ratto necrosi epatica, sembra pertanto che l’associazione selenio+ vitamina E protegga il fegato e i tessuti dalla lipoperossidazione.
In uno studio dell’ università di Chicago durato 5 anni, e eseguito su 5000 soggetti la somministrazione di 200 mcg al giorno di selenio è stata in grado di prevenire fino al 69% dei tumori del fegato e dell’esofago. In uno studio dell’ Università della Nord Carolina del 1997 è stato osservato che gli individui con basso tasso di selenio nel sangue avevano quattro volte più rischio di avere un cancro del colon. In uno studio eseguito da ricercatori Olandesi e durato sette anni dal 1986 al 1993 su 120852 uomini e donne è stata osservata una riduzione del 50%di cancro polmonare nei soggetti con più alta introduzione di selenio.v
Altri tre grossi problemi legati alla prevenzione dei tumori sono la raffinazione e la cottura degli alimenti, la presenza di nitrosamine.
La raffinazione elimina molte vitamine e molte fibre e buona parte dei minerali; per esempio la farina integrale raffinata perde il 100% della vitamina A; anche la cottura distrugge buona parte delle vitamine, dei bioflavonoidi e altera la struttura proteica. Le nitrosamine sono composti chimici, che si formano nell’ organismo per l’ unione dei nitriti con le amine. I luoghi di formazione delle nitrosamine sono la bocca, lo stomaco e l’ intestino. Negli animali le nitrosamine si sono dimostrate
altamente cancerogene. Le nitrosamine sono inibite dalla vitamina C, e tanto più è alto il dosaggio di vitamina C,, tanto più le nitrosamine sono bloccate. BURKITT ha osservato che gli Africani che ingeriscono grande quantità di fibre vanno incontro raramente a diverticolite e cancro del colon, l’alta assunzione di fibre favorisce la velocità del transito intestinale, eliminando le sostanze carcinogenetiche.
Le vitamine termolabili tipo la C o le fotolabili ti{) la B6 sono completamente blstrutte dalla cottura, cosi’ avviene anche per molti bioflavonoidi, sensibili alle variazioni di temperatura La dieta ideale predilige i cibi crudi e il più possibile freschi per conservare il più possibile vitamine, flavonoidi e coenzimi.

Per concludere è utile distinguere gli alimenti in :
Alimenti da preferire: frutta cruda, ( in particolare la frutta nera tipo uva nera, mirtilli, more, gelsi neri, tutti ad altissimo potere anti ossidante),frutta secca (noci, datteri, uva secca, prugne secche ), verdura cruda, specie colorata gialla o rossa, riso integrale, cereali integrali senza aggiunta di grassi e sale, legumi, patate, soia e prodotti derivati (tofu, latte di soia, yogurt di soia, bistecche di soia etc.).
Alimenti da usare con moderazione, e per i cibi animali in piccole porzioni : pesce, pollame, latte e latticini totalmente scremati,albume di uovo sodo, farine semi raffinate, verdure appena cotte, olio crudo in piccole quantità.

Un uomo adulto necessita di 20-25 grammi di fibre al giorno, circa 10-13grammi di fibre 1000 calorie, sfortunatamente gli italiani ne consumano molto meno. I ragazzi necessitano di minore quantità di fibre, in media 5 grammi + gli anni di età. La funzione delle fibre a livello del colon è di facilitare e sveltire il transito intestinale e modulare i processi putrefattivi.
Crediamo utile citare il contenuto di fibre in grammi per alcuni alimenti. Mela 1= 4 gr di fibre, Pera 1 = 4gr, Piselli 100gr = 4gr, Patata 1 = 4gr, Banana 1= 3 gr, Arancia 1 = 3 gr, Broccoli 100gr = 2gr, Fagioli cotti 100gr =5 gr,Lenticchie cotte,100gr =4 gr Crusca 100gr= 10 gr.

I grassi
L’epidemiologia ci informa che più è alto il consumo di grassi, più aumenta il rischio di cancri della mammella e del colon. Oggi si consiglia un consumo di grassi non superiore al 20% delle calorie totali, non tutti i grassi sono eguali. I grassi consigliabili sono l’olio di oliva e il grasso del pesce, sconsigliabili i grassi saturi, gli idrogenati e quelli ricchi in acido linoleico. Esiste uno studio sul consumo di grassi in grammi al giorno e la presenza di cancro del colon. I paesi con più alta
incidenza di cancro del colon sono la Nuova Zelanda, gli USA, (40 casi di cancri del colon ogni 100.000 donne ), consumo giornaliero di 320 grammi di grasso, i paesi con minore numero di cancro del colon sono la NIGERIA, il CILE, meno di 8 casi per 100.000 abitanti , consumo di grassi meno di 80 grammi al giorno.
Dobbiamo infine ricordare che l’ uomo è tra i mammiferi, il meno difeso dagli agenti cancerogeni.
Difatti la sua abitudine di mangiare cibi cotti o conservati o comunque raccolti molte ore prima, riduce la sua capacità antiossidante per la perdita del patrimonio vitaminico e dei bioflavonoidi degli alimenti. La più deperibile tra gli alimenti è la vitamina C o acido ascorbico che è facilmente disF utta dalla luce, dal calore, dall’esposizione all’ aria. La vitamina C è sintetizzata dalle piante e da tutti i mammiferi ; l’uomo, i primati, le cavie hanno perduto l’enzima che trasforma il glucosio in vitamina C, per questo motivo l’ uomo va soggetto facilmente a carenza di vitamina C. La vitamina C svolge un ruolo fondamentale nei processi di ossido riduzione trasformandosi in acido deidro ascorbico, agisce nella catena di trasporto degli elettroni, nella sintesi di alcuni aminoacidi, nella sintesi del collageno. Per queste sue fondamentali funzioni si trova in alte concentrazioni in tutti i tessuti delle piante e dei mammiferi, nell’uomo troviamo la concentrazione nel sangue di 1 mgr per 100ml.
La vitamina C difende dall’ ossidazione le vitamine E e A, la vitamina C inoltre aumenta la resistenza dell’organismo al cancro e alle infezioni, stimola la produzione di linfociti, aumenta la velocità dei monociti, è richiesta dal timo per le sue funzioni, e stimola pertanto il sistema immunitario di ogni organismo.

[da Dietaweb.it]

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