Moby: colazione dolce a tempo di dance

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Il primo novembre ricorre il World Vegan Day. Per l’occasione vi proponiamo un articolo su un famosissimo testimonial del movimento: Moby.

We are All made of Stars, la luminosa frase che da quest’estate ci rincorre, è solo la più conosciuta delle melodie incluse in 18, l’ultimo CD di Moby, il musicista americano in procinto, tra l’altro, di riportare in Italia, il 2 – 3 e 4 novembre, a Treviso, Milano e Firenze, il suo vivace mix di jazz, funky e techno.
E anche questa volta il famosissimo folletto newyorkese, come racconta una recente intervista, vestirà “gli stessi jeans e le stesse magliette” e la sua valigia sarà ancora “un sacco marinaro di tela in cui conserva CD e qualche felpa”? Si, probabilmente vestirà così e la sua valigia sarà sempre di tela, perché, da buon vegan, Moby non mette indumenti di lana, non utilizza pelle e non mangia, non indossa, non usa prodotti animali.
L’attivismo vegan-musicale era già integrato in Animal Rights (1996) ma Play – dieci milioni di copie vendute nel 1999 – non ha lasciato dubbi. Il libretto del CD riporta estesamente i principi etici dell’artista, che scrive “(…)Amo gli animali e sono convinto che un’alimentazione vegan provochi meno sofferenza”.
Sul Journal, il weblog del visitatissimo sito – tanto piacevole da essere stato candidato al MTV Europe Awards nella categoria miglior website (per votare www.mtve.com ) – Moby non perde occasione per ribadire, con la realistica impulsività e il linguaggio schietto di chi riferisce episodi e impressioni della propria vita quotidiana, la scelta di vivere, per quanto possibile, in modo Cruelty Free.
E come potrebbe essere, se non Cruelty Free, la colazione che il nostro si prepara nel suo loft di Manhattan quando non è in giro per il mondo? Ecco allora i Moby’s Vegan Pancakes – altro non sono, per chi non lo sapesse, che le frittelle di tanti fumetti e film americani, quella specie di dischi volanti che Paperino cerca sempre di far saltare, rigirare e quindi riprendere al volo e spesso gli rimangono appiccicati al soffitto – descritti a un intervistatore goloso e interessato.

I pancake (le frittelle) di Moby
– Mescolare una tazza (150 gr.) di farina integrale con _ di cucchiaino di lievito
– Aggiungere latte di soia e acqua (“fino ad ottenere una pastella abbastanza liquida,” precisa Moby)
– Versare la miscela ottenuta in una padella antiaderente molto calda, girare dall’altra parte (come si fa con le crépes)
– Aggiungere fette di banana e servire ricoperta di sciroppo biologico d’acero

(N.d.T. Un pizzico di zucchero nell’impasto e la sostituzione di metà farina con farina bianca possono essere ingredienti adattati per chi ama le preparazioni dal sapore meno integrale)

In conclusione, quale modo migliore di cominciare una giornata se non preparando, accompagnati da una musica poliedrica e minimalista che ci gira davvero intorno, una colazione semplice e dolcissima perché davvero Cruelty Free?

Link:

Moby:
Sito ufficiale (inglese)

Ricette: (per chi non si fida delle dritte di una popstar)
IVU (italiano)
IVU (inglese)

Le dichiarazioni di Moby in occasione del World Vegan Day (primo novembre):
World Vegan Day

[Paola Segurini per animalieanimali.it]

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