Carni agli ormoni: danni a 49 bimbe

Categoria : Mucca Pazza & Co.

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Inchiesta a Torino: sequestrati campioni di omogeneizzati. «Molte già con il seno a un anno». Sentite le prime sei mamme dal procuratore Guariniello. Le
piccole guarite con una dieta priva di proteine animali.

«La bambina ha smesso di prendere il mio latte nel 2001, a meno di un anno
di età. All’inizio le davo solo carne di polli e conigli allevati da mio
suocero. Ad aprile, maggio di quest’anno, per comodità, ho provato con gli
omogeneizzati di carne bovina. Nel giro di un mese, a giugno, il suo seno ha
cominciato a ingrossarsi. Il medico mi ha fatto subito interrompere la
carne. Mia figlia è tornata normale. Il medico mi ha allora suggerito di
farle mangiare almeno gli omogeneizzati di cavallo, più sicuri perché
comunque nell’allevamento di questi animali non si usano ormoni. La bambina
ha ripresentato immediatamente un peggioramento».
E’ il racconto di una
delle sei mamme che ieri sono state sentite a Torino dal procuratore
aggiunto Raffaele Guariniello. Le loro figlie presentano un disturbo
particolare: il telarca precoce, lo sviluppo, prima degli 8 anni, della
ghiandola mammaria. Il telarca naturale avviene dopo gli 8 anni. L’inchiesta
è partita un mese fa circa.
Dall’ambulatorio di ginecologia pediatrica del
«Regina Margherita» di Torino era arrivata la segnalazione di un alto numero
di casi di telarca precoce, spesso in bambine di un anno, o poco più. All’
inizio 8 casi, poi 11, ora 49. E la sensazione è che queste cifre siano
destinate ad una rapida crescita. Un fenomeno anomalo, allarmante se si
pensa che la principale causa di questo disturbo è l’assunzione di carne
trattata con anabolizzanti ed estrogeni. Vietati negli allevamenti europei.
E soprattutto, data l’età della maggior parte dei casi, indiziati sono gli
omogeneizzati. I tecnici del procuratore Guariniello stanno sottoponendo ad
esami i campioni di omogeneizzati mangiati dalle bambine colpite da telarca.
Compreso un campione di quell’omogeneizzato di cavallo che ha causato un
ritorno del disturbo nella bambina guarita grazie alla dieta priva di carne.
Il sospetto è che tra le componenti non ci sia solo cavallo. L’inchiesta è
ufficialmente aperta. Il reato ipotizzato è «somministrazione di alimenti
pericolosi per la salute pubblica» (articolo 444 del codice penale) che
prevede come pena anche la reclusione, fino a tre anni. La Procura ha
predisposto un questionario che sarà sottoposto alle mamme che hanno
segnalato il problema in particolare per verificare il regime di
alimentazione delle bambine. E da dove provengono gli alimenti: farmacie,
grossisti, supermercati, macellerie, carne comprata direttamente dagli
allevatori.
Il questionario è stato preparato da esperti veterinari e da
specialisti in ginecologia pediatrica. Tra le domande: patologie regresse,
farmaci assunti anche dalla madre durante l’allattamento e in gravidanza,
eventuali soggiorni all’estero. Comunque, dalle prime sei deposizioni è
emersa la presenza di omogeneizzati delle stesse marche. E sempre il telarca
precoce è regredito in poco tempo con una dieta priva di carne.
Il procuratore Guariniello ha dato ordine ai suoi uomini di verificare se
esistono casi anche nei maschietti: per esempio la ginecomastia maschile, a
parte gravi malattie o disturbi ormonali, può essere associata all’
alimentazione. In passato furono segnalati numerosi casi in uomini adulti,
cuochi abituati a mangiare colli e teste dei polli. Animali di allevamenti
intensivi che usavano inserire una capsula piena di ormoni a lento rilascio
proprio nel collo della bestia. Quei cuochi, a loro insaputa, avevano
mangiato vere «bombe» ormonali.
L’allarme arriva anche dai pediatri. Giuseppe Chiumello, direttore del
centro di endocrinologia dell’infanzia e dell’adolescenza dell’università di
Milano, denuncia i troppi estrogeni dispersi nell’ambiente, «ma soprattutto
quelli presenti nella carne animale. I capi vengono trattati in questo modo
all’estero, per aumentarne il peso. Poi – ipotizza Chiumello – arrivano in
Italia illegalmente, e finiscono in tavola». Al centro di endocrinologia
diretto da Chiumello sono arrivati diversi casi di piccoli che manifestano,
prima del tempo, i segni dello sviluppo puberale. «In particolare
rigonfiamento del seno e peluria ai genitali. Sottoposti al test, i bambini
mostravano un quadro ormonale anomalo dovuto all’ingestione accidentale di
estrogeni. E questo – conclude lo specialista – costituisce un fatto
endocrino molto importante».

[Mario Pappagallo – Il Corriere della Sera del 4 dicembre 2002]

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