Le verdure soffrono?

Categoria : Spiritualità e religioni

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SAI BABA spiega: “Alcuni dicono: Voi siete vegetariani; ma quando tagliate le verdure esse soffrono!” Per la verità, le verdure non sono sensibili alle azioni che compiamo su di loro. Solo l’uomo, infatti, è composto dai cinque involucri:
Annamaya kosha (corpo fisico); Pranamaya kosha (copro dell’energia vitale); Manomaya kosha (corpo mentale); Vijnanamaya kosha (corpo della saggezza), Anandamaya kosha (corpo della beatitudine).
Le verdure, gli alberi, insomma, tutto il regno vegetale, è composto solamente dal prana, dall’energia vitale (Pranamaya kosha) ma non dalla mente; non possedendo il corpo mentale (Manomaya kosha), i vegetali non soffrono. E non è tutto. Non possiedono nemmeno Vijnanamaya kosha, l’involucro della Saggezza. Quando tagliamo della verdura o della frutta, esce dell’acqua.
Qualcuno potrebbe pensare:
“Cielo! Il vegetale sta piangendo perché lo sto tagliando! Sta versando lacrime!”
Ma quella non è altro che semplice acqua, non lacrime di dolore. C’è dolore, infatti, solo quando c’è un cervello, una mente, e lo stesso vale per la felicità. Solo colui che ha la mente, può provare beatitudine. Gli esseri umani hanno la mente. Anche gli animali, gli uccelli e le bestie hanno la mente; vermi ed insetti hanno una mente, mentre il regno vegetale possiede solo l’involucro dell’energia vitale, ma non quello della mente. Di conseguenza, non c’è ragione di pensare che si infligga della sofferenza a ciò che non ha mente, ed è ovvio che non ci sia in questo caso violenza. Un essere privo di mente non soffrirà mai.”

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