La frutta esotica conquista i consumatori italiani

Categoria : Società

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La frutta esotica conquista i consumatori italiani, che premiano però anche prodotti più tradizionali come kiwi, ciliegie, meloni e clementine. E’ quanto emerge dall’evoluzione dei consumi di ortofrutta in Italia negli ultimi cinque anni. Periodo in cui l’Ismea rileva una crescita a due cifre degli acquisti delle famiglie italiane di ananas, mango e papaya; l’unico a frenare è l’avocado. Tra i coloniali, stazionarie le vendite delle banane che hanno i volumi più elevati dopo mele e arance. Crescono, seppure a tassi inferiori rispetto ai prodotti esotici, kiwi (+5,2% la variazione media annua nel quinquennio considerato), meloni (+2,8%) e ciliegie (+6,9%). Avanti adagio clementine (+1,8%) e prugne (+1,4%), con incrementi, tra il 2002 e il 2006, inferiori ai 2 punti percentuali nella media annua anche per le pesche noci. Meno spazio nella sporta degli italiani invece per limoni e mandarini.

Tra gli agrumi perdono appeal prodotti leader come le arance. In flessione anche mele e pere mentre, tra i frutti estivi, arretrano albicocche, pesche e angurie. Tra gli ortaggi sono i carciofi a registrare la migliore performance, con i consumi cresciuti annualmente a un tasso medio del 4%. Avanzano, seppure lentamente, finocchi, radicchi e zucchine. Mentre flettono gli acquisti di di spinaci, patate, asparagi e fagiolini, e, in misura minore, quelli di pomodori. In termini di volumi d’acquisto, il primato per la frutta resta alle mele, seguite da arance, banane, pere e pesche; piuttosto contenuti, invece, nonostante gli alti tassi di crescita, i consumi di frutti esotici, ad eccezione dell’ananas.

I più cari in assoluto, dopo i frutti di bosco, con scontrini più impegnativi se nel carrello della spesa entrano papaia, avocado e mango. Arance e angurie risultano invece tra i prodotti più a buon mercato. Nella lista degli ortaggi i più gettonati restano i pomodori, seguiti da insalate, patate, zucchine e finocchi. In coda alla classifica rucola e insalata trevisana, con posizioni di retroguardia anche per asparagi e spinaci. La più cara in assoluto è la rucola, seguita da asparagi, fagiolini, insalata trevisana e radicchio. In posizione intermedia peperoni, pomodori e zucchine, mentre il prezzo più basso lo registrano le patate, meno costose anche di carote e cipolle.

[veganitalia.com – la redazione]

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