Asterix e i Vichinghi

SpaccaossixL’ottava trasposizione cinematografica di Asterix, tratta dal celebre fumetto creato da René Goscinny e Albert Uderzo (nel 1959), si ispira principalmente all’albo Asterix e i Normanni, ma prende notevoli spunti dal mondo contemporaneo.

C’è molto fermento nel villaggio dell’antica Gallia. Il capo del villaggio ha affidato agli inossidabili Asterix e Obelix l’arduo compito di far diventare uomo il nipote Spaccaossix, appena arrivato da Parigi. Ma il ragazzo è decisamente difficile: vegetariano, ecologista e per giunta pacifista, odia la caccia e i combattimenti, e va pazzo per la musica degli anni Ottanta. I due galli non lo capiscono, ma non mollano, e sebbene il ragazzo di città si dia un sacco di arie, lo sottopongono ad un duro addestramento, con risultati disperati.

Ma intanto i Vichinghi sono arrivati in Gallia, guidati dal maestoso Olaf Timandaaf, che interpretando un pò troppo alla lettera le parole di un indovino: “la paura mette le ali”, si aspettano che il pavido Spaccaossix insegni loro a volare. Naturalmente non imparano a volare, ma in compenso rapiscono Spaccaossix, portandolo sulle loro navi. Asterix e Obelix da bravi mastini li inseguono fin nelle gelide terre del Nord, ma nel frattempo il giovane vegetariano trova pane per i suoi denti. Il prode Timandaaf ha una figlia adolescente e molto emancipata: Abba, che si appresta a colpire il ragazzo in un punto molto sensibile.

La redazione di Vegan Italia

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