Il biologico può soddisfare i fabbisogni mondiali

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L’agricoltura organica, quella che non usa fertilizzanti, pesticidi e Ogm, potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare mondiale e aumentare la manodopera agricola del 30%. E’ quanto emerge da due studi presentati nel corso della Conferenza Internazionale sull’Agricoltura biologica che si chiude oggi alla Fao. Il primo studio è stato realizzato dall’Università del Michigan e ha convertito il valore della produzione agricola ottenuto dall’agricoltura tradizionale con quello che si otterrebbe se fosse praticata l’agricoltura biologica.

Dalla ricerca, basata su 293 tipi di piante di diversi Paesi del mondo, è emerso che con il biologico, a parità di produzione, non ci sarebbe un aumento della superficie investita, come spesso si crede per questo tipo di agricoltura, e si otterrebbe una produzione tale che, divisa per il fabbisogno calorico pro capite, raggiungerebbe un valore compreso tra le 2.640 e le 4.380 kcal, per persona al giorno.

Attualmente il fabbisogno calorico pro capite è di 2.650. Un secondo studio, focalizzato in particolare sull’Africa, è stato realizzato da un team di scienziati danesi guidati da Niels Halberg ed ha utilizzato il modello che l’agenzia Onu applica per calcolare le prospettive di domanda alimentare a medio e lungo periodo. Se la produzione agricola fosse interamente ottenuta da agricoltura biologica, secondo Halberg, sarebbe equivalente a quella ottenuta dall’agricoltura tradizionale.
“Questi due studi si basano, per ora, solo su modelli economici – ha detto Nadia Scialabba, responsabile Fao per l’agricoltura organica – e per adesso l’agricoltura biologica interessa solo lo 0,7% della superficie agricola mondiale, quindi siamo ancora lontani dal poter affermare di avere a portata di mano risultati concreti”.

[veganitalia.com – la redazione]

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