Veneto, ultimi nella tutela della fauna selvatica

Categoria : Animali

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Andrea Zanoni, presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto, commenta così l’apertura della caccia in Veneto prevista per domenica 16 settembre 2007: “Anche quest’anno il Veneto si è guadagnato la maglia nera nella tutela della fauna selvatica.”Vediamo il perché:

Si potranno cacciare anche la Peppola ed il Fringuello, più altre cinque specie di uccelli protetti (Passero, Passera Mattugia, Storno, Cormorano, Tortora dal Collare), grazie alla legge regionale n.13/2005 (e alla successiva L.R.24/2007) voluta a tutti i costi da Alleanza Nazionale e dalla Lega; questi piccoli uccelli migratori protetti in tutta Europa sono accusati di provocare gravi danni all’agricoltura, nessuno però di AN o della Lega ha mai spiegato quali danni farebbero e in particolare quali danni potrebbe fare la Peppola visto che arriva e sosta da noi solo tra novembre e gennaio quando l’agricoltura è a riposo.
Inutile dire che questa legge a nostro avviso viola la Direttiva Uccelli, la n.409/79, gli accordi nazionali della Conferenza stato regioni, la legge statale, i pareri tecnico scientifici dell’INFS Istituto Nazionale Fauna Selvatica.
Grazie a leggi che violano la Direttiva Uccelli tra il 1987 ed il 2003 l’Italia ha subito 6 condanne dalla Corte di Giustizia UE del Lussemburgo, per violazione della direttiva CEE 79/409 sulla protezione degli uccelli selvatici, pagando penali milionarie sottratte al bilancio dello Stato, ovvero alle tasche di tutti noi cittadini.
Molti altri contenziosi sono tutt’ora aperti tra molte regioni e la Commissione Europea.

Si potrà cacciare con il nuovo Piano Faunistico Venatorio, approvato a gennaio con legge L.R.1/2007, all’interno di molte aree tutelate dalla Comunità Europea come le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e i Siti di Importanza comunitaria (SIC).

Si potrà cacciare in queste aree che la Comunità Europea ha individuato in Veneto per tutelare animali ed uccelli; un caso eclatante è il Prà dei gai, in provincia di Treviso, ultimo grande prato di tutta la regione, invaso ogni anno da decine di capannisti per la caccia alle Allodole, specie in declino in tutta Europa.

Si potrà cacciare con una legge sorpassata, la 50/93, per il miglioramento della quale sono state raccolte ben 72.000 firme di cittadini che chiedevano maggior tutela dei proprietari dei terreni, della fauna selvatica, degli animali domestici, firme chiuse in qualche cassetto dei palazzi della regione.

Si potranno cacciare specie considerate in declino dal Birlife International del recente studio “Birds in Europe II” del 2004 come Mestolone, Moretta, Moriglione, Pavoncella, Beccaccino Frullino e Beccaccia.

Sono state cacciate in preapertura, ovvero già dall’1 settembre: Merlo , Tortora, Ghiandaia, Gazza e Cornacchia nera e grigia.

Infine funzioneranno in tutta la regione una sessantina di impianti dove verrà realizzata, tramite le province, l’odiosa pratica dell’uccellagione con le reti per la cattura di uccelli destinati gratuitamente ai cacciatori come richiami vivi”.

La LAC ha promosso per sabato 15 e domenica 16 settembre, unitamente alla LAV ed ad altre associazioni, una manifestazione anticaccia, aperta a tutti; per informazioni vedere il VOLANTINO DELLA MANIFESTAZIONE sulla homepage del sito della LAC del Veneto www.lacveneto.it.

LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore, 15/C int.1 – 31100 Treviso – Info: 347 9385856 (ore pasti), email lacveneto@ecorete.it – web www.lacveneto.it “

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