Dieta vegetariana e cancro della prostata

Categoria : Salute e benessere

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Su Nutrition Reviews di settembre 2007 l’articolo “Dieta e sopravvivenza dopo la diagnosi del cancro alla prostata” mostra che una dieta a base vegetale e basso contenuto di grassi è in grado di ridurre il rischio di cancro alla prostata o di rallentarne l’insorgenza.Lo studio, condotto alla George Mason University, mette ancora una volta in risalto il problema di una possibile relazione tra le diete occidentali e aumentato rischio di cancro alla prostata. L’articolo passa in rassegna i risultati di 8 studi osservazionali e di 17 studi sperimentali pubblicati in letteratura scientifica sugli effetti di una dieta a base vegetale e dei nutrienti vegetali sul cancro della prostata.

Nel mondo, i tassi di incidenza più elevati si osservano negli Stati Uniti e in Svezia, mentre i tassi di incidenza più bassi si osservano in Cina e in India. Nei Paesi in cui si è verificata una graduale occidentalizzazione della dieta, il tasso d’incidenza del cancro della prostata si è innalzato.

In vasti studi di popolazione condotti in oltre sessanta Paesi, così come negli studi prospettici di coorte, è stata identificata una relazione diretta tra il consumo di carne rossa, il consumo di latticini, la quantità complessiva di grassi totali e saturi (i grassi
saturi sono quelli contenuti negli alimenti animali, carne di ogni genere, latte, latticini, uova) presenti nella dieta e un maggiore rischio di insorgenza del cancro della prostata. Ciò significa che maggiore è il consumo di questi alimenti animali e maggiore è il rischio di cancro alla prostata.

Per contro, è stata identificata una relazione inversa tra il consumo di derivati della soia, di crucifereae e di vegetali che contengono lycopene e fibre e il rischio di insorgenza della malattia, vale a dire, maggiore è il consumo di cibi vegetali al posto di quelli animali, minore è il rischio di cancro alla prostata.

Alcuni studi hanno inoltre evidenziato come il consumo di acidi grassi polinsaturi della serie n-3 possa rallentare la progessione della malattia.

Nel complesso, gli studi esaminati suggeriscono come una dieta dove sia predominante il contenuto di cibi vegetali ed elevato il contenuto in fibre e sostanze ad azione antiossidante, e che abbia un ridotto contenuto di grassi totali e di grassi saturi sia in grado di influenzare positivamente il decorso del cancro della prostata.

Fonte:
Berkow, Susan E.; Barnard, Neal D.; Saxe, Gordon A.; Ankerberg-Nobis, Trulie, “Diet and Survival After Prostate Cancer Diagnosis”, Nutrition Reviews, Volume 65, Number 9, September 2007, pp. 391-403(13)

[da ssnv.it]

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