Corn flakes benedetti

Categoria : Società

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La rivista di economia e finanza Forbes Argentina ha pubblicato, nel numero di aprile 2012, un ampio articolo sull’azienda alimentare Granix, il leader argentino dei cereali che appartiene alla Chiesa Avventista del 7° Giorno. Con il titolo “Corn flakes benedetti”, l’articolo parte dalle origini, dal dott. John Harvey Kellog, membro della Chiesa avventista del 7° giorno e inventore del “leggendario” corn flakes. Uscito poi dalla Chiesa, il medico diede vita, insieme con suo fratello, all’industria Kellog’s, oggi famosa in tutto il mondo.

In Argentina, si è affermata invece Granix, azienda senza fini di lucro appartenente alla denominazione, che nel 2011 ha fatturato 100 milioni di dollari e che esporta in 15 Paesi dell’America. Occupandosi di finanza, Forbes si sofferma molto sugli aspetti economici dell’impresa, ma non trascura quelli spirituali e cristiani che sono il motore del successo di Granix. “In un’epoca in cui l’immagine è tutto, Granix investe solo il 2 per cento del suo fatturato nella pubblicità”, evidenzia l’autore dell’articolo che, citando le parole del manager generale di Granix, Marcelo Gerdà, continua: “Cerchiamo di fare ciò in una maniera diversa. Preghiamo prima delle riunioni del consiglio direttivo, perché Dio è parte della nostra vita. I nostri clienti hanno fiducia in noi. Sanno che siamo trasparenti e che se diciamo che vi è una determinata quantità di semi di lino nei nostri biscotti, è la verità. Siamo persone che fanno cose buone e affidabili”. Trasparenza, serietà, qualità sono tra gli ingredienti dei prodotti di questa compagnia, e i consumatori mostrano di apprezzare. Infatti Granix è notevolmente cresciuta nel tempo: alla fine degli anni ’90 aveva una capacità di produzione di 200 tonnellate di cereali per la colazione, oggi tale cifra è quintuplicata.

La giornata dei 900 dipendenti di Granix, il 70 per cento dei quali è avventista, inizia ogni mattina alle 6.00, con una riflessione biblica. Il mercoledì sera vi è un servizio religioso e il cappellano dell’azienda dedica del tempo all’ascolto dei lavoratori. “Migliorare la persona interiormente, trovare soluzioni ai suoi problemi spirituali, in questo modo ne beneficia anche il lavoro”, ha affermato il cappellano Victor Peto. “Il dipendente si identifica con il consumatore e lavora per fare un prodotto migliore pensando alla persona a cui è destinato. Ciò si basa sulla motivazione cristiana di servire il prossimo”, ha aggiunto.

Dal venerdì pomeriggio fino a tutto il sabato, giorno di riposo osservato dagli avventisti del 7° giorno, l’azienda resta chiusa. “Ciò che in apparenza potrebbe avere ripercussioni sui nostri guadagni, permette al personale di avere una pausa refrigerante che li mette in contatto con il trascendente”, ha affermato Carlos Gill, presidente della Chiesa Avventista in Argentina. L’interesse per il benessere della persona, che sia il dipendente o il consumatore, è un altro punto fondamentale evidenziato nell’articolo. Attualmente l’azienda progetta di estendersi in Brasile. “Ora, l’esecutivo e i dipendenti pregano perché i piani della compagnia siano scritti anche nel cielo”, conclude Forbes.

[da avventisti.it del 22 giugno 2012]

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