La frutta aiuta a mantenere gli occhi sani

Categoria : Salute e benessere

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Banane, arance ed altri tipi di frutta possono ridurre il rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile, la causa principale di cecità fra gli anziani.Gli scienziati hanno scoperto che le persone che mangiano almeno tre porzioni quotidiane di frutta hanno un rischio inferiore del 36% di sviluppare la degenerazione maculare senile (AMD) rispetto a chi ha mangiato meno di 1,5 porzioni al giorno.
Secondo Robert Cykiert, oftalmologo presso la New York University School of Medicine di New York City, si tratta del primo studio di rilievo che documenti statisticamente un effetto finora osservato, ma non dimostrato dati alla mano.
Un dato che ha sorpreso, invece, è che le verdure, le vitamine ed i carotenoidi, sostanze responsabili del pigmento rosso, giallo ed arancione di alcuni tipi di frutta e verdure, non hanno mostrato un legame con una riduzione del rischio di degenerazione maculare senile.
Lo studio deve ancora trovare delle conferme, ma già contribuisce ad aggiungere un motivo in più per incoraggiare un’alimentazione ricca di frutta, che si aggiunge a quelli già noti che riguardano le malattie cardiovascolari e certe forme di cancro.
Contro la degnazione maculare l’unica arma a disposizione è la prevenzione, in quanto una volta diagnosticata poco rimane da fare.
Alcuni studi hanno però già dimostrato l’effetto protettivo di minerali e vitamine antiossidanti, mentre poco era stato finora fatto per valutare i benefici di verdura e frutta.
Questo studio è il primo esame su larga scala che cerca di valutare tale effetto.
Lo studio ha coinvolto 77.562 donne che facevano parte di uno studio condotto per valutare la salute degli infermieri e 40.866 uomini che facevano parte di uno studio condotto sui professionisti del settore medico-sanitario.
Tutti i partecipanti avevano almeno 50 anni, quando sono stati iscritti allo studio, e per loro non c’era stata la diagnosi di AMD.
A tutti è stato sottoposto un questionario sulle abitudini alimentari e l’assunzione di integratori nutrizionali di vitamine.
Le donne sono state seguite per 18 anni, mentre gli uomini sono stati seguiti per 12 anni. Durante tale periodo 329 donne e 135 uomini hanno sviluppato la fase iniziale della AMD, mentre 217 donne e 99 uomini l’AMD neovascolare, una versione più grave della malattia.
Il consumo di frutta pare aver avuto un effetto protettivo nei confronti dell’AMD neovascolare, ma non nei confronti dell’AMD in fase iniziale, come accaduto per le vitamine antiossidanti e i carotenoidi. Tra i vari tipi di frutta presi in esame, le arance e le banane hanno mostrato un effetto protettivo più forte, mentre altri tipi di frutta sembrano avere un rapporto inverso.
L’effetto protettivo nei confronti dell’AMD neovascolare potrebbe avere qualche analogia con quello posseduto dalla frutta nei confronti delle malattie cardiovascolari e potrebbe essere spiegato dal ruolo dei flavonoidi, delle fibre, dei folati, del potassio, tutte componenti presenti nella frutta, anche se è difficile valutare ogni componente separatamente e in sinergia con le altre come avviene mangiando la frutta.
Per ora, i ricercatori ritengono che si possa consigliare ai familiari di coloro che già sono stati colpiti dalla malattia di assumere le vitamine C ed E, lo zinco e il beta-carotene, già utilizzati per i pazienti colpiti dalla malattia e non dannosi, in quanto essa ha una componente ereditaria.
[da italiasalute.it]

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