I Catari, vegetariani fino alla morte

Categoria : Spiritualità e religioni

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Ci siamo già occupati del vegetarismo in ambiente cristiano..dalle origini fino ad oggi. Abbiamo già visto le motivazioni che portarono all’abbandono e alla soppressione dell’astinenza dalla carne in seno alla chiesa cristiana.
Tuttavia possiamo ancora puntare la lente su alcuni gruppi di cristiani di cui “per fortuna” ci é rimasta testimonianza riguardo a l loro vegetarianesimo. Come abbiamo visto é molto faticoso ricavare la verità sul vegetarismo da pochissime labili tracce rimaste dopo la distruzione delle fonti non gradite dalla teologia cattolica che andava formandosi nei secoli a partire da Costantino, ma ci rimangono alcune testimonianze messe per iscritto proprio da coloro che torturarono e uccisero centinaia di migliaia di persone in nome dell’ortodossia.
Queste fonti così rare per l’antichità sono più frequenti nel medioevo, proprio “grazie” all’inquisizione che con maniacale attenzione stilò seppur con molte distorsioni maliziose un panorama di ciò che pensavano altri cristiani.
Parlerò qui del vegetarismo dei cristiani catari.
CHI ERANO I CATARI?
Catari, vuol dire “puri”, erano asceti e pacifisti, predicavano la semplicità, l’umiltà e l’assoluta non-violenza.
Per evitare recriminazioni, diciamo subito che i Catari erano considerati eretici per la loro visione del mondo.
Vi erano in realtà diverse correnti anche all’interno del catarismo, dal dualismo estremo che contrapponeva un Dio buono ad uno malvagio creatore del mondo ad una visione più moderata secondo la quale Dio creò l’universo spirituale e Satana o un demiurgo quello materiale, di comune accordo, secondo alcuni di loro, Satana plasmò la materia e Dio la fornì dello spirito.
Possiamo comunque affermare, pur basandoci molto sulle fonti inquisitoriali, che secondo i Catari il mondo materiale era male e lo scopo dell’uomo era approdare al mondo spirituale attraverso una costante purificazione.
Questa purificazione bisogna dire, passava per un osservanza esemplare dello spirito evengelico e dell’insegnamento di Gesù.
I Catari si erano guadagnati l’appellativo di “buoni uomini” con cui la gente li chiamava conquistata dal loro esempio.
Essi criticavano aspramente la chiesa di Roma, ricca e corrotta, sostenevano in effetti che fosse nientemeno che retta da Satana.
Da un interrogatorio dell’inquisizione emerge una battuta di un cataro: “il papa si chiama papa perché tutto si pappa”.
I Catari praticavano la comunione di beni, la non violenza e in nessun modo accettavano il mangiare carne, il tutto sostenendo di rifarsi alla più antica e vera tradizione evangelica.
Probabilmente utilizzavano il vangelo di Giovanni nella sua versione più antica o cmq in una versione che purtroppo é stata distrutta.
Il Catarismo si diffuse soprattutto nella Francia meridionale tanto da minacciare il primato della Chiesa Cattolica , la quale pensò bene di dar vita all’inquisizione che da allora avrebbe sistematicamente tenuto in scacco l’ Europa seminando il terrore.
Nel 1179 il Concilio Laterano elargì i benefici fino ad allora accordati ai crociati che partivano per la terra santa a tutti coloro che avrebbero “preso la croce” contro i cristiani catari.
Nel 1208 Innocenzo III bandì la crociata e per venti anni la Francia meridionale fu messa a ferro e fuoco.
Chi vi aderiva aveva il permesso del Papa, di impadronirsi delle terre confiscate e delle sue ricchezze, oltre che del Regno dei Cieli.
Famosa é rimasta la frase detta a Beziers dal legato papale il quale alla domanda su come si sarebbero riconosciuti gli eretici dai cattolici rispondeva:- “uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”.
Ventimila persone furono uccise, donne, bambini, vecchi, uomini e anche animali , dopo di che i legati pontifici scrissero:”
La città di Beziers fu presa e , poiché i nostri non guardarono a dignità né a sesso, né a età, quasi ventimila uomini morirono di spada..la città saccheggiata e bruciata: in questo modo colpì il mirabile castigo divino”. (!).
E poi ci si stupisce che la chiesa oggi non contempli il vegetarismo e non predichi la compassione per gli animali.
Ovviamente impossibile dopo che anche la dignità umana é stata calpestata senza riguardi e che per farlo si sono costruite delle basi teologiche che giustificassero qualsiasi crimine.
Ci vollero anni per estirpare i catari, ovvero per sterminarli, il più grande genocidio della storia europea del medioevo fu ai danni di cristiani per mano della chiesa che si definiva cristiana.
Infine dopo tre mesi di assedio nel Marzo del 1244 gli ultimi catari che si erano arroccati nell’ultima fortezza di Montségur si arresero e affrontarono il rogo, salendo sulle pire allestite sul posto, dicono le fonti dell’epoca “con estrema serenità”.
LA DIETA VEGETARIANA DEI CATARI E IL GIURAMENTO “VEGAN”
I Catari erano talmente contrari all’uccisione di animali da preferire la morte piuttosto che ucciderne uno.
Il loro rispetto per la vita fu in effetti eroico se pensiamo che il modo che gli inquisitori usavano per stanare un “eretico” era mettere in mano al prigioniero un pollo e ordinargli di ucciderlo…se si rifiutava era certamente un eretico e quindi andava sul rogo al posto del pollo, se lo uccideva veniva rilasciato, in quanto un vero cataro si sarebbe certamente rifiutato.
Dalle fonti dell’epoca ci é noto che per i catari era difficile portare avanti la dieta vegetariana, rischiavano nientemeno che la morte se venivano scoperti e adottavano varie “tecniche” quando si trovavano loro malgrado a partecipare a banchetti in cui vi era della carne, generalmente erano costretti a mettersi il cibo in tasca o a gettarlo sotto al tavolo.
Belibasta, l’ultimo predicatore cataro dei Pirenei, si vantava di essere capace di prendere la sua parte di carne davanti a 60 persone e di farla sparire senza assaggiarla, con l’aiuto di un solo credente.
Sempre dai rapporti dell’inquisizione leggiamo di un cataro che afferma:
“Cosa ha fatto di male questo pollo perché io lo debba uccidere?”.
E’ interessante notare che i Catari avevano in comune con le più antiche tradizioni orientali quali Buddismo e Induismo, la credenza nella reincarnazione e nella trasmigrazione delle anime.
Il che potrebbe avvalorare anche la tesi sostenuta da alcuni secondo la quale Gesù portò originariamente un messaggio affine a queste filosofie di cui in effetti si ritrovano molti elementi anche nello gnosticismo cristiano.
Per i Catari ogni essere vivente ha un anima scaturita in origine da Dio e non ha importanza che questa si incarni in un uomo o in un “altro” animale.
Cambia lo sviluppo della coscienza, ma il corpo non é che un vestito, sia per gli animali non umani quanto per gli uomini, pertanto ad ognuno é dovuto il rispetto e il diritto a vivere.
I Catari riferivano il comandamento “non uccidere” a tutti gli esseri in cui ritenevano esserci un anima.
E’ curioso ma forse illuminante che i Catari non mangiavano nessun tipo di animale eccetto alcune volte il pesce…se essi fossero stati davvero custodi della vera dottrina di Gesù si spiegherebbe il perché Gesù nei vangeli non mangia mai carne, é contro i sacrifici di animali, ma allo stesso tempo concede agli uomini di mangiare il pesce.
Senza considerazioni personali mi limiterò a riferire che essi ritenevano i pesci creature diverse, a metà fra il regno animale e vegetale non dotate di anima, ma ciò era dovuto al fatto che credevano che essi si riproducessero senza coito e che pertanto le anime non potessero trasmigrare in un pesce mancando il veicolo attraverso il quale questo passaggio avveniva…bizzarro, ma é così.
D’altronde anche oggi ci sono molte persone che non mangiano carne ma mangiano il pesce e questo non dovrebbe sorprendere coloro che non concedono l’anima a nessun animale, neanche ai mammiferi che sono più vicini a noi.
Comunque sia, tutto questo lungo discorso per arrivare al voto che un cataro faceva al momento del suo battesimo che avveniva da adulto.
Il principio del non mangiare carne e del non uccidere animali era talmente importante da essere un pilastro della fede.
Il Perfetto Cataro diceva all’iniziato: “vi imponiamo questa astinenza affinché la riceviate da Dio, da noi e dalla Chiesa e la osserviate per tutta la vita.”
Il Consolamentum, era il sacramento più importante che avveniva per imposizione delle mani, un cataro divenuto collaboratore dell’inquisizione di Carcassone riferisce le seguenti parole recitate al momento in cui il Perfetto lo dava:
“PROMETTETE A DIO, AL VANGELO ED A NOI CHE D’ORA IN POI NON VI NUTRIRETE DI CARNE, NE’ DI FORMAGGIO, NE’ DI UOVA, O DI QUALSIASI GRASSO ANIMALE”
Nell’opera Adversus Catharos et Valdenses é scritto:
“Negano la resurrezione di questi corpi qui, sostenendo che la risurrezione é quella dei corpi celesti di cui abbiamo detto…
Negano che le sofferenze attuali vengano da Dio Padre dei Giusti.
NON CREDONO SIA LECITO NUTRIRSI DI CARNE, DI UOVA, DI FORMAGGIO, né giurare, NE’ UCCIDERE PER NESSUN MOTIVO.
credono che il popolo di Dio esista da tempo immemorabile, infatti non credono che il Dio santo crei nuovi spiriti e nuove anime.”
[da www.nuovacreazione.splinder.com – di Ivan Boccherini]

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