I miei bimbi, vegetariani dalla nascita

Categoria : Lifestyle

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Francesca Gasparini, ricercatrice Dams Teatro, 34 anni, un marito e due figli, Arturo, 5 anni, e Giuliano, 3. Tutti rigorosamente vegetariani. A dire il vero, confida Francesca, il suo compagno all’inizio tentennava: con lei dieta rigorosa, quando però tornava da mammà la bistecca non la rifiutava affatto. Ma da quando sono nati i pargoli, nessuna “scappatella”.Francesca è dell’idea che vegetariani si diventi sì, ma che vegetariani si possa anche nascere. Senza problemi, anzi, guadagnandoci in salute e sentendosi a posto con la coscienza. Per aiutare le altre mamme che credono in questa filosofia di vita ha creato un sito internet, Il vero momòn, che offre tante informazioni pronte all’uso. Un vademecum per sopravvivere nella giungla della carne a tutti i costi, ma non solo: il sito dà suggerimenti per vivere una vita biocompatibile a 360 gradi e in tutte le stanza della casa, dalla cucina al bagno al guardaroba.

«Nel carrello metto prodotti biologici. Quelli biologici per davvero, di cui conosco i metodi di coltura e produzione. Formaggio e uova ogni tanto, dosati sapientemente. Il vegetarismo non è una dieta, è un vero e proprio stile di vita». Sarà per questo, dunque, che le abitudini di acquisto di Francesca e consorte non sono proprio quelle tradizionali. La spesa la fanno anche attraverso i G.a.s., gruppi di acquisto solidale: tante famiglie si mettono d’accordo e fanno una spesa collettiva, recandosi direttamente dal produttore, scegliendo di persona gli alimenti e saltando così il livello dei grossisti e distributori. «In questo modo so cosa metto nel piatto». E si fa anche del bene: Francesca compra le uova in un centro di recupero disabili di Porretta.

Ma la domanda è d’obbligo: è difficile fare la spesa in maniera alternativa? «A Bologna non è complicato. Ci sono tanti punti vendita e c’è ormai una cultura vegetariana e biologica. Cambiano le cose invece quando si parla di mense scolastiche: nonostante esista una legge regionale apposita (la 29 del 2002, ndr), non ci sono piatti studiati apposta per i bimbi vegetariani. I genitori fimano semplicemente un foglio in cui chiedono che non vengano serviti bistecchine e bastoncini di pesce».

A proposito di bambini, chissà cosa penserà il pediatra dell’educazione alimentare di Arturo e Giuliano. «Porto i bambini dal pediatra il meno possibile, anche perché sono pochissimi in tutta Italia i medici che credono nel vegetarismo e promuovono uno svezzamento e una gravidanza naturale. Se ho bisogno di un consulto, uso Internet. In rete esiste una buona informazione sul tema». Il suo sito dà un piccolo ma utile contributo.

[micol lavinia lundari – da lastefani.it]

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