Latte, latticini e morbo di Crohn

crohnIl morbo di Crohn, noto anche come enterite regionale, è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, provocando una vasta gamma di sintomi.
Causa principalmente dolori addominali, diarrea, vomito o perdita di peso, ma anche complicazioni in altri organi e apparati.
Il tempo di latenza medio fra l’esordio della malattia e la diagnosi di morbo di Crohn è molto lungo e può arrivare anche a 4 anni.
Spesso colpisce i giovani, causando febbre, diarrea e dolori dopo aver mangiato, portando talvolta a gravi complicazioni. Può essere causato da fattori genetici e infezioni batteriche, ma è influenzato anche dalla dieta.
Alcune ricerche hanno collegato questa malattia ad un morbo che colpisce i bovini, il morbo di Johne, causato da un batterio che interferisce con la digestione, riduce la produzione di latte e alla fine uccide le mucche infette.
Molti scienziati ritengono addirittura che le due malattie siano causate dallo stesso batterio e che quindi consumo di latte e latticini e sviluppo della malattia nell’uomo abbiano un legame molto stretto.
Pochi anni fa l’Oregon State University e il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) hanno attuato un piano per lo screening del sangue e delle feci delle vacche allevate nel Paese, utile a mappare la situazione ma non a proteggere i consumatori.

Stefano Momentè

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