No alla demonizzazione del veganismo

babyvegan3In merito alla vicenda del bambino ricoverato a Firenze qualche giorno fa per patologie pare collegate alla malnutrizione, si è scatenata in questi giorni una caccia alle streghe mediatica. I soliti nutrizionisti hanno approfittato dell’occasione per sparare a zero su una scelta che, se ponderata e seguita in modo responsabile e maturo, è tutt’altro che azzardata.

Vegan Italia, associazione per la diffusione del veganismo in Italia, puntualizza a proposito che una dieta vegan, pianificata e bilanciata, comprendente cioé una buona varietà e quantità di legumi, cereali e verdura cotti e crudi, frutta fresca e secca e semi oleosi, quali noci, arachidi ecc, risulta adeguata dal punto di vista nutrizionale – come illustra la Posizione dell’American Dietetic Association, il più importante organismo mondiale in materia, sulle Diete Vegetariane – e comporta anche benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie.

Il citato documento prende in rassegna i dati scientifici attuali concernenti i nutrienti chiave per i vegetariani e i vegani, compresi le proteine, il ferro, lo zinco, il calcio, la vitamina D, la riboflavina, la vitamina B12, la vitamina A, gli acidi grassi omega-3 e lo iodio.

“Eminenti studiosi – spiega Stefano Momentè, portavoce di Vegan Italia – sono concordi nel considerare il valore e l’ottima qualità delle proteine vegetali. Secondo un documento ufficiale del PCRM (Physicians Commitee for Responsible Medicine) ad esempio “le proteine sono un importante nutriente necessario per la costruzione, il mantenimento e la riparazione dei tessuti dell’organismo. Gli aminoacidi, i “mattoni” delle proteine, possono essere sintetizzati dall’organismo od assunti con il cibo. Esistono 20 differenti aminoacidi negli alimenti, ma il nostro organismo è in grado di sintetizzarne solo 11. I rimanenti 9 aminoacidi, -“essenziali”- che non possono essere prodotti dall’organismo umano, debbono essere introdotti con la dieta. Vari cereali, legumi e verdure sono in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo. In una dieta che contenga differenti cereali, legumi e verdure, il fabbisogno proteico viene soddisfatto.”

“Ricordiamo ai nutrizionisti – dichiara il portavoce dell’associazione – che la Posizione dell’ADA è stata adottata il 18 ottobre 1987, e riconfermata fino ad oggi. Sono 28 anni perciò che la validità delle diete vegetariane e vegane viene confermata. Sarebbe ora che anche i nostri nutrizionisti si adeguassero e la smettessero di creare pericolosi e fuorvianti allarmismi.”

Il documento dell’American Dietetic Association può essere scaricato qui:

“Confondere l’alimentazione vegan oculata e bilanciata con altri regimi più restrittivi e con scelte individuali avventate e immature – continua Momentè – e realmente pericolose, è fuorviante e superficiale. Così come pensare che il veganismo possa essere una scelta stravagante o comunque dettata dall’essere seguaci di qualche particolare movimento religioso.”

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