Le fibre alimentari combattono il cancro del colon

In tutto il mondo, tra gli individui che seguono un’alimentazione vegetariana o vegan si rilevano ridotti tassi di mortalità dovuta a patologie tumorali.

Una simile constatazione non deve sorprendere, considerato che le diete a base di alimenti vegetali sono quelle che rispondono maggiormente alle linee-guida dettate dagli specialisti per la prevenzione di gravi malattie e tra tutte le forme tumorali, il cancro del colon è la più correlabile alle scelte alimentari.
Alcuni studi condotti negli USA (che, con le altre nazioni occidentali le cui diete sono basate su prodotti animali presentano l’incidenza più elevata di cancro del colon) sugli Avventisti del 7° Giorno, di cui il 50% non mangia carne, hanno dimostrato come gli appartenenti a tale gruppo religioso presentino un incidenza del 40% in meno di casi di tumore del colon rispetto alla media della popolazione.(1)
Le ipotesi di spiegazione del meccanismo in base al quale un alto apporto di fibre (ne sono ricchi frutta, verdura e cereali integrali e non sono contenute negli alimenti di origine animale) risulta in grado di prevenire le patologie a carico dell’ apparato digerente sono molte e quelle che seguono sono solo un paio.
Per la loro natura, le fibre non possono essere digerite nei primi stadi del processo digestivo degli esseri umani e contribuiscono a far transitare il cibo più velocemente lungo il canale intestinale, aiutando così anchel’eliminazione di sostanze cancerogene e a ridurne il tempo di contatto con le parerti intestinali.(2)

Nel corso del processo digestivo dei grassi, gli acidi biliari vengono secreti nell’ intestino, dove alcuni batteri possono trasformare questi acidi in sostanze chimiche che favoriscono il cancro del colon. Le fibre sono in grado di legare gli acidi biliari ed aiutare ad espellerli dall’intestino.(3)
Una dieta per la prevenzione del cancro deve essere quindi ricca di fibre, gli esperti raccomandano un’assunzione di 30-40 grammi al giorno. Le fonti alimentari migliori sono cereali integrali, fagioli, piselli, lenticchie, verdure e frutta e ne sono più ricchi gli alimenti più vicini al proprio stato naturale, non raffinati e non sbucciati.

Paola Segurini

(1) Phillips R. “Role of life-style and dietary habits in risk of cancer among
Seventh-Day Adventists”, Cancer Res 1975 Nov;35(11 Pt.2):3513-22.

(2) Lipkin M. et al, “Seventh-day Adventists Vegetarians have a Quiescent
Proliferative Activity in Colonic Mucosa”, Cancer Letter26 (1985): 139-144

(3) Kritchevsky D. Diet, nutrition, and cancer. The role of fiber, Cancer 1986
Oct 15;58(8 Suppl):1830-6

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