Mense scolastiche e scelta veg

bambinomelaLa Costituzione, legge fondante della nostra Repubblica, lo dice chiaramente: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
Eppure in Italia, al lato pratico, le cose non stanno così.
Nonostante la diffusione ed il trend positivo del vegetarismo, le persone che abbracciano questo tipo di scelta incontrano ancora molte difficoltà quando mangiano fuori casa ed in particolare nelle mense. Non riuscendo a trovare pasti completi e bilanciati senza carne, pesce o ingredienti di origine animale sono costretti a pasti frugali e nutrizionalmente non bilanciati.
Questo in contraddizione con i princìpi di uguaglianza appunto sanciti nell’articolo 3 della Costituzione. Ma anche con le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica del Ministero della Salute, che al capitolo 6 dice «…Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico- religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori…».
Garantire alternative alimentari vegetariane e vegan significa rispettare una scelta etica e salutare delle persone, inoltre è anche un modo per andare incontro ai cambiamenti della nostra società sempre più multietnica, soddisfacendo le esigenze di culture diverse, le cui esclusioni alimentari sono per lo più legate ad alimenti carnei. Proporre pasti vegetariani significa anche poter offrire un’alternativa ai non vegetariani di piatti nutrienti e allo stesso tempo poveri di grassi saturi.
Infatti, senza entrare nel merito delle motivazioni, anche solo dal punto di vista della salute la dieta vegetariana non può essere esclusa da una mensa pubblica. La Posizione Ufficiale sull’argomento emanata negli ultimi anni dall’American Dietetic Association e dai Dietitians of Canada, due delle più importanti associazioni di nutrizionisti del mondo, parla chiaro: «Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane ben bilanciate sono adeguate a tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza ed allattamento. Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane adeguatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima e seconda infanzia e degli adolescenti, e promuovono una crescita normale». Ed inoltre: «Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali».
Non abbiate timore nel far valere i vostri diritti.

Stefano Momentè

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