A ciascuno il suo latte

Categoria : Nutrizione

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Il latte materno è un alimento molto nutriente che lenisce l’anima, che porta il calore della vita, che aiuterà il bambino a sviluppare le proprie capacità di offrire calore e amore al prossimo.A causa di ciò il latte in generale è stato associato alla buona nutrizione e alla naturalezza, alla gioia e all’innocenza dell’infanzia. Ma cosa succede se gli uomini bevono il latte di un altro animale, per di più sottoposto a diversi processi che ne alterano lo stato naturale? Il latte fresco non trattato di mucca, capra, pecora, cammello, yak e di altri animali simili possiede numerose qualità e sostanze nutritive ma ha una composizione chimica diversa da quella del latte umano e non possiede il campo energetico umano, la qualità umana. Quando poi questo latte viene pastorizzato e omogeneizzato possiamo essere certi che è una sostanza completamnte diversa da quella che arriva direttamente dal capezzolo della madre alla bocca del neonato (senza neanche entrare in contatto con l’aria). In quanto tale non può che avere effetti totalmente diversi.
La moderna scienza nutrizionista considera il latte (vaccino, pastorizzato e omogeneizzato) un alimento eccellente perché è ricco di proteine e di calcio. Negli ultimi tempi il contenuto di grassi di questo alimento è stato messo sotto accusa, tanto che si preferisce consumare il latte scremato o magro. Il latte umano ha lo stesso contenuto di grasso di quello vaccino. Forse allora non dovremmo preoccuparci dei grassi ma della concentrazione (considerata tanto salutare) nel latte vaccino di proteine, calcio e sodio.
Confrontate le composizioni nutritive del latte vaccino e di quello materno e potrete notare diverse differenze.
Il latte vaccino ha quattro volte più proteine e quasi quattro volte più calcio del latte umano. Esso quindi si adatta perfettamente alle esigenza di crescita di un vitello, che a sviluppo compiuto pesa tre o quattro volte più di una persona adulta. Il rapporto calcio/fosforo nel latte umano è di 2,35:l, ma è solo di 1,27:l in quello vaccino. Secondo il dottor Oski, primario del reparto di pediatria all’Upstate Medical Center, State University of New York, ?sarebbe auspicabile usare come fonte primaria di calcio solo gli alimenti con un rapporto calcio/fosforo di due a uno o superiore?. Questo perché il fosforo può combinarsi con il calcio nel tratto digerente e impedirne di fatto l’assorbimento. Perciò gli esseri umani assorbono meno calcio dal latte vaccino (che ne è ricco) che da quello materno (che ne ha invece un contenuto inferiore). In altri termini, ciò che conta per la quantità ottimale di nutrienti di cui abbiamo bisogno non è la quantità ma il contesto. I grassi dei due latti sono di qualità diversa ma, a mio avviso, mettere sul banco degli imputati i grassi del latte vaccino equivale a prendersela con la persona sbagliata. I grassi, infatti, sono l’unico nutriente con valori simili nei due tipi di latte. Il latte umano ha invece una quantità quasi doppia di carboidrati rispetto a quello vaccino: 7 gr contro 4,9 gr. Il latte vaccino è quindi relativamente carente di questo nutriente e ciò può forse spiegare l’abitudine di dolcificare il latte vaccino o di inserire zucchero nelle diete a base di latticini. Il consumo di latte vaccino (o dei suoi prodotti) provoca perciò un forte desiderio di dolci. Il latte umano contiene solo 16 mg di sodio contro i 50 mg presenti nel latte vaccino. Il sale, inoltre, viene aggiunto a quasi tutti i formaggi per renderli più saporiti. Sembra perciò che il latte vaccino sia, insieme ai formaggi salati, una delle fonti più comuni dell’eccesso di sodio tipico della dieta contemporanea. Il modello sintetico ritiene che di più non sempre è meglio e che un eccesso di una sostanza possa determinare problemi tanto quanto una sua carenza, sconvolgendo l’equilibrio del sistema. Il consumo di latte umano garantisce nel sistema-uomo una crescita regolare, il giusto livello energetico e l’assenza di eccessi perché tutti questi alimenti vengono completamente utilizzati. Questo alimento, così profondamente umano, è in armonia con il metabolismo degli uomini. Se invece si consumano, per esempio, 100 gr di latte vaccino vi sarà un’eccedenza – rispetto alle esigenze dell’uomo – di 2,4 gr di proteine e di 85 mg di calcio.

[Anne Marie Colbin, da Cibo e guarigione, Macroedizioni]

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