Dalla Cina la dieta per mantenersi sani

Categoria : Nutrizione

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Uno studio sull’alimentazione come indicatore di salute ha dimostrato i benefici di una dieta a basso contenuto lipidico.

ROMA – Se la dieta mediterranea fa bene, quella orientale fa ancora meglio. Lo sostiene una ricerca scientifica presentata oggi a Roma. Tema: le abitudini alimentati come indicatori di salute.
Malattie cardiocircolatorie, diabete, osteoporosi, cancro: queste
malattie sono comuni nel mondo occidentale ma sono quasi sconosciute in molte aree della Cina. Merito, secondo questo studio, sarebbe proprio l’alimentazione cinese, povera di proteine di origine animale.

IL PROGETTO – Il China Project, uno dei principali studi mondiali sul cambio delle abitudini alimentari come indicatore di salute, è stato illustrato da uno dei suoi responsabili, il prof. Colin Campbell, docente di biochimica nutrizionale alla Cornell University, nell’ ambito del convegno internazionale «Approccio nutrizionale: nuove frontiere della prevenzione in medicina». All’inizio degli anni ’80, i ricercatori hanno studiato la dieta, lo stile di vita e le caratteristiche delle malattie di circa 6.500 adulti e delle loro famiglie che vivevano in 130 villaggi delle zone rurali della Cina, le cui abitudini alimentari non erano state ancora influenzate dalla dieta americana ed europea. In quelle zone il consumo di proteine di origine animale costituiva circa il 10% il quello attuale degli Usa e di molti Paesi europei. Circa il 96% delle calorie provenivano dai vegetali: in particolare, il 58% da riso bianco, il 35% da verdura fresca, il 3% dall’ olio e solo il 4% da alimenti di origine animale.

GLI USA – Negli Usa, invece, circa il 60% delle calorie proviene da alimenti vegetali e il 40% da alimenti di origine animale. Come risultato di questa dieta, il colesterolo dei cinesi «sotto osservazione» oscillava tra 80 e 130 mg/dl, in confronto alla media Usa dove supera il 200 mg/dl. L’ incidenza di molte malattie degenerative, come quelle cardiocircolatorie, diversi tipi di cancro, diabete e obesità costituivano il 10% circa di quelle americane. Il China Project, considerato il più aggiornato sondaggio su alimentazione, ambiente, relazioni sociali e malattie mai eseguito in Cina, ha quindi dimostrato come una dieta a basso contenuto lipidico, moderata in proteine e ad alto contenuto di carboidrati complessi riduce drammaticamente l’obesità e l’incidenza di malattie degenerative. Colin Campbell ha scritto un libro sugli esiti di questa ricerca, intitolato «Sconvolgenti implicazioni della giusta dieta, dimagrimento e mantenimento di una buona salute» che sarà pubblicato nel gennaio 2005 negli Usa.

[da Corriere.it del 12 giugno 2004]

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