Acido fitanico e sviluppo di tumori

milk2-defaultUn nuovo articolo pubblicato sul British Journal of Nutrition a firma dei ricercatori dello studio EPIC-Oxford mette in relazione i livelli di acido Fitanico nel plasma con la dieta.
I dati epidemiologici suggeriscono che una dieta ricca di cibi animali può essere associata con un aumentato rischio di alcuni tipi di cancro, compresi il cancro della prostata, del colon-retto, e della mammella, ma il possibile meccanismo non è chiaro. Si ipotizza che l’acido fitanico, un acido grasso che si trova soprattutto nei prodotti che derivano dai ruminanti, possa essere coinvolto nelle prime fasi dello sviluppo tumorale, in quanto è in grado di regolare in eccesso l’attività di un enzima che è maggiormente espresso nelle cellule tumorali.
Tuttavia, poco si conosce sulla distribuzione e concentrazione dell’acido fitanico nel sangue e sui fattori dietetici che lo influenzano, nella popolazione generale.

Questo studio ha esaminato le concentrazioni di acido fitanico nel sangue di 96 carnivori, latto-ovo-vegetariani e vegani di 20-69 anni reclutati nel contesto dello studio EPIC-Oxford.

I carnivori hanno, in media, una concentrazione plasmatica geometrica media di acido fitanico di 6.7-volte più elevata dei vegani (5.77 v. 0.86 mumol/l; P < 0.0001) e in media una concetrazione più elevata del 47% rispetto ai vegetariani (5.77 v. 3.93 mumol/l; P = 0.016). Il più potente determinante delle concentrazioni di acido fitanico sembra essere l’assunzione di grassi derivati dal latte (r 0.68; P < 0.0001); i livelli di acido fitanico non sono risultati associati con l’età e con altri fattori dello stile di vita. Questi dati dimostrano come una dieta ricca di grassi provenienti dal latte sia associata con aumentate concentrazioni di acido fitanico, che può essere coinvolto nello sviluppo del cancro.

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