Carenza di vitamina B12 negli onnivori

Categoria : Salute e benessere

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Nel numero dell’ottobre 2007 della rivista scientifica “Nutritional Review”, è stato pubblicato un articolo intitolato “Se elevate assunzioni di acido folico peggiorano la carenza di vitamina B12, cosa si può fare?”, il quale sottolinea come il problema della carenza di vitamina B12 coinvolga sempre più la popolazione generale, soprattutto anziana. La carenza di questa vitamina, erroneamente (o fraudolentemente) riferita come problema esclusivo di chi ha eliminato i cibi animali dalla propria dieta, è ormai incontrovertibilmente riconosciuta svilupparsi anche in molte persone carnivore che non riescono ad assorbire la vitamina legata al cibo. In queste persone, quindi, solo l’assunzione di integratori in forma cristallina può permettere l’assorbimento della vitamina e salvaguardare lo stato della B12 dell’organismo.

Le ultime Linee Guida americane riconoscono come gruppi a rischio di carenza tutte le persone oltre i 50 anni, indipendentemente dal tipo di dieta, e raccomandano a questo gruppo di popolazione la regolare assunzione di integratori. In USA è inoltre in atto un’estesa campagna di integrazione dei cibi con acido folico, ma questo articolo evidenzia come l’integrazione con acido folico possa addirittura essere dannosa nei soggetti in carenza di vitamina B12, e suggerisce come strategie di salute pubblica dovrebbero considerare gli effetti negativi di un’integrazione a pioggia di acido folico, data la presenza di fette di popolazione generale in carenza di B12.

Traduzione dell’abstract: Se elevate assunzioni di acido folico peggiorano la carenza di vitamina B12, cosa si può fare?

La causa più comune di carenza di vitamina B12 nella popolazione anziana è l’incapacità di assorbire la vitamina B12 legata al cibo. Per questo è stato suggerito che la dose giornaliera raccomandata di vitamina B12, pari a 2.4 mcg al dì, venga soddisfatta principalmente a partire da integratori di vitamina B12 (in forma cristallina), che si reputa sia ben assorbita in questi individui con difetto di assorbimento.

E’ emersa la preoccupazione che elevate assunzioni di acido folico a partire da cibi fortificati e supplementi dietetici siano in grado di mascherare l’anemia macrocitica da carenza di vitamina B12, eliminando così un importante segno diagnostico.

Uno studio recente mostra tuttavia che elevati livelli ematici di folati in corso di carenza di vitamina B12 sono in grado di peggiorare (piuttosto che mascherare) l’anemia e di peggiorare i sintomi cognitivi.

Un altro studio suggerisce che una volta che si sia stabilita la carenza di vitamina B12 in soggetti con questo tipo di malassorbimento, l’assunzione per 30 giorni di una dose di 40-80 mcg al dì di integratore orale di vitamina B12, in forma cristallina, non sarebbe in grado di far regredire i segni biochimici della carenza.

Presi assieme, questi studi forniscono ulteriori evidenze sull’urgenza di mettere in atto stratagie volte alla cura della salute pubblica, che siano in grado di migliorare lo stato della vitamina B12 nella popolazione, riducendo il rischio di carenza e qualunque potenziale sua interazione con l’acido folico.

Fonte:
Johnson MA., If high folic acid aggravates vitamin B12 deficiency what should be done about it?, Nutr Rev. 2007 Oct;65(10):451-8. PMID: 17972439
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17972439/

[da ssnv.it]

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