Diverticolite e sana alimentazione

diverticoliteUn gruppo di ricercatori del Cancer Epidemiology Unit della Oxford University in uno studio pubblicato sulla rivista British Medical Journal alcuni anni fa ha scoperto che seguire una dieta vegetariana aiuta a prevenire la diverticolite, un disturbo gastrointestinale molto comune. Molto comune, aggiungiamo noi, tra chi segue una dieta povera di fibre.
Il problema affligge circa il 50% della popolazione occidentale entro i 60 anni e quasi tutti all’età di 80 anni. Come è facile supporre, la malattia diverticolare è stata definita una malattia della civiltà occidentale a causa della sua elevata prevalenza in paesi come Regno Unito e Stati Uniti rispetto a talune parti dell’Africa.
I diverticoli sono tasche che si sviluppano nelle pareti del colon, di solito nel sigma, o nel colon sinistro, ma possono interessare anche l’intero intestino. La diverticolosi descrive la presenza di queste tasche. La diverticolite rappresenta l’infiammazione o le complicazioni di queste tasche. Come dice Valdo Vaccaro: « La diverticolite non è altro che una infiammazione di quelle tasche cariche di materiale fecale incrostato e putrescente, capaci di creare dolori e crampi nella parte bassa sinistra dell’addome, con pericoli di ulcerazioni, perforazioni e sanguinamenti del colon».
I sintomi più frequenti in presenza di malattia diverticolare sono: dolore, brividi, febbre, alterazione dell’alvo. Una sintomatologia più importante è presente nelle complicazioni più gravi come la perforazione con accesso o la formazione di una fistola.
Nello studio della Oxford University sono stati esaminati i dati di 47.033 adulti britannici, dei quali 15.459 vegetariani. Dopo un follow-up di oltre 11 anni sono stati diagnosticati 812 casi di malattia diverticolare. Il gruppo di vegetariani è risultato avere un 30 per cento di rischio in meno di sviluppare la malattia rispetto ai soggetti che mangiano carne e pesce.
I vegani avevano un rischio ancora più basso ma sono stati scelti pochi soggetti per questa tipologia.

Stefano Momentè

Aggiungi il tuo commento