Effetti dannosi del latte di mucca su neonati e bambini

bimba_latte500A cominciare dalle proteine in eccesso. Il bambino alimentato con latte di mucca o di bufala, con un consumo da 1 a 1,5 litri al giorno, assume quasi 40-60 gr di proteine. Il neonato che pesa sui 6-7 kg prende ogni giorno 7-8 gr di proteine per kg di peso corporeo, invece del normale fabbisogno di 1,8 gr.
Questa condizione particolare porta ad una sindrome da eccesso di proteine. Il bambino che ha un appetito eccessivo, che piange molto, che ha coliche intestinali, che vuole sempre latte e che ha dilatazioni intestinali è costipato e ha feci voluminose, dure e nauseanti e produce una gran quantità di urina maleodorante. Questi bambini sottonutriti talvolta possono pesare – all’età di 10-12 mesi – circa 6 kg contro i previsti 9-10 kg.

DANNI AL FEGATO
Il bambino ha un ingrossamento marcato del fegato a causa dell’eccessivo carico di grasso e di proteine.

DANNI AL CUORE
Troppe proteine portano a effetti avversi nel metabolismo del corpo, con il risultato che il bambino ha un’evidente tachicardia, vale a dire un battito cardiaco molto veloce e una respirazione molto rapida e faticosa. Talvolta c’è un ingrossamento del cuore che probabilmente è causato dalla ritenzione di sodio nel sangue, perché il latte di mucca o di bufala contiene 3-4 volte più cloruro di sodio del latte umano.

PERDITA DI PESO
I più grandi svantaggi derivanti da un eccesso di proteine sono la perdita di peso e la mancata crescita, nonostante il bambino assuma molte calorie da molto cibo non equilibrato. Questa situazione può essere peggiorata dall’aggiunta di alimenti come uova, pollo, pesce e altri poiché essi aggiungono alla dieta un ulteriore carico di proteine. La dieta è così molto sbilanciata perché contiene troppe proteine, troppi grassi e, di solito, pochi carboidrati.

ALTO TASSO DI UREA NEL SANGUE
Una grande quantità di proteine nella dieta comporta un livello troppo alto di urea nel sangue, un aumento nel sangue del livello di ammoniaca, acidosi e disturbi nell’equilibrio elettrolitico. Livelli alti di ammoniaca nel sangue sono pericolosi perché possono produrre danni al cervello, soprattutto in quello dei neonati. Nei bambini che alla nascita pesavano poco questa condizione è descritta come ?iperammoniemia nutrizionale?. Alcuni scienziati americani hanno osservato la crescita dei bambini che erano sottopeso alla nascita e a cui era stata data una dieta con molte proteine nel periodo neonatale e nell’infanzia: essi hanno potuto riscontrare che i progressi di questi bambini a scuola, anche all’et? di 7 anni, erano più lenti. Un tale effetto contrario allo sviluppo intellettuale dei bambini è stato riportato anche dal gruppo medico del Bombay Medical Hospital (dott. P.M. Udani, pediatra).

ANEMIA
Il latte di mucca provoca anche l’anemia, da moderata a grave, a causa della mancanza di ferro. I bambini alimentati con latte di mucca hanno i valori dell’emoglobulina da 3 a 8 g/dl, cioè dal 25% al 60% in meno rispetto ai valori normali. Il latte è inoltre povero di iodio e di ferro ma i bambini nascono con una grande riserva di ferro nel fegato. Il dott. Rosamond elenca i seguenti sintomi tipici di un eccessivo consumo di latte vaccino ni bambini: pallore amenico, stitichezza, irritabilità, rifiuto del cibo (e la madre insiste con più latte), sonno agitato, incubi, enuresi e in qualche caso un certo appetito per sostanze anomale come la sporcizia. Il dott. Albert S. Schwarts, professore assistente di Clinica medica all’Università di Washington, ha evidenziato che tra i bambini che fanno un gran consumo di latte le anemie nutrizionali sono più comuni.

TETANIA
La tetania è una sindrome per cui un bambino ha delle convulsioni dovute a un basso tasso di calcio nel sangue. Il bambino che fa un gran consumo di latte di mucca assume una gran quantità di fosforo e soffre di quella che è stata descritta come ?convulsioni iperfosfatemiche ipocalcemiche?. Poiché il latte di mucca è povero di vitamina D, questa condizione è ulteriormente aggravata se il bambino soffre di rachitismo.

SCARSA ASSIMILAZIONE DEI MINERALI
Il latte umano forma invece una piccola massa soffice e flocculosa che è di facile digeribilità. Il latte vaccino forma invece un grande caglio duro che è difficile da digerire per il bambino. I minerali del latte di mucca non sono quindi prontamente assimilati dal bambino cosicché un terzo di questi va a finire nell’intestino per essere poi eliminato.

CARENZA DI CARBOIDRATI
Con il latte di mucca il bambino ha un apporto di carboidrati non sufficiente, troppe proteine e troppo grasso. Esistono varie sindromi che possono presentarsi nei bambini alimentati con il latte di mucca ma non in bambini allattati al seno.

PROBLEMI GASTROINTESTINALI
L’intestino è l’organo più frequentemente coinvolto nel vomito infantile. Entro un’ora dall’ingestione di latte di mucca il bambino può presentare il vomito, anche come in un’ostruzione acuta o stenosi pilorica. Negli studi pubblicati è riportata un’incidenza del vomito dal 25% al 30% dei casi.

DIARREA
La diarrea è comunemente presente nel 25-75% dei casi e può essere di intensità variabile. Quando ne deriva un danno grave alla mucosa intestinale può presentarsi una deficienza secondaria di lattasi, una cattiva assimilazione, deficienze di crescita, steatorrea (perdita di grassi dall’intestino) ed emorragie occulte.

DOLORI E COLICHE
Questi sono sintomi comuni. Possono variare di intensità e sono associati a pianto eccessivo, movimento delle gambe dopo il pasto e mancanza di sonno. Più il bambino riceve e più urla. Vaghi dolori addominali nei bambini più grandi possono essere dovuti ad allergie al latte e, qualche volta, a problemi emotivi.

Nand Kishore Sharma, da Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini, Macroedizioni

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